Missiano di Tavernelle ( PG ) : giovedi 12 settembre 2013.
Metti una sera a cena Don Augusto con Alfredo Boccaletto, Franco Carnieri, Gigi Cestola, Giorgio Giuliacci, Enzo Padiglioni, Enzo Rossi, Giorgio Saini, Gianni Timitilli, Mario Vecchi e perché no anche con i “ Pievesi lontani “ (per scelte di vita, ovviamente) quali Francesco Barbino, Ascanio Filippetto, Alberto Marroni, Francesco Porzioli. Tutti insieme! Non è facile, né lo è stato, ma è realmente accaduto, pur con qualche defezione, vuoi per la “voglia” di ritrovarsi in gruppo dopo lunghi anni; vuoi per festeggiare, sia pure in ritardo, i “50 anni di Sacerdozio del DAP” (… cioè Don Augusto Panzanelli …);
vuoi, ancora, per ringraziare collettivamente il “Prete” , ma anche l’ Uomo, che, dall’adolescenza alla prima giovinezza, con la sua testimonianza ha cresciuto e forgiato nel carattere e nell’anima i suddetti ex “baldi giovani” (correvano, allora, i mitici anni ‘ 60 ), da tempo, uomini maturi. Tutto cominciò, appunto, nel 1963 quando Don Augusto, ordinato Sacerdote, ebbe l’ incarico di Vice Rettore del Seminario Vescovile di Città della Pieve e, nel contempo, la nomina di Assistente Ecclesiastico dell’ Azione Cattolica. Il non facile incarico lo fece entrare molto presto in relazione con decine di Ragazzi ai quali portò il suo modo di fare Catechismo e non solo. Non più noiose lezioni teoriche o sermoni e tutti seduti e zitti bensì le “parole essenziali” con tanto di esempio, socializzazione e gioco con Lui primo a divertirsi addirittura anche sul campo di calcio (… mai visto a Città della Pieve un prete giocare a pallone ed a basket …) dove, talvolta, si aiutava con la “tonaca” per nascondere la palla all’ avversario e superarlo in dribbling. Come poteva non piacere un Sacerdote così ? Ed infatti, il gruppo di Giovani cresceva intorno di numero a vista d’ occhio.
Dall’ Azione Cattolica alla ricostituzione del Comitato zonale del C.S.I. (Centro Sportivo Italiano), seguito nella fase gestionale dai fedelissimi di cui sopra, il passo fu breve ed ancor più breve la rinascita della Squadra di calcio locale (denominata U.S. CSI PIEVESE ), scomparsa da anni dalla geografia del calcio dilettantistico umbro. E, poi, l’ organizzazione di numerosi Eventi sportivi a Città della Pieve di indubbia risonanza provinciale (Atletica, Corsa campestre, Tennis da tavolo) e, certamente non ultima per importanza, l’ organizzazione di Campeggi estivi (sia mare che montagna) vera scuola di vita le cui giornate sono tuttora zeppe di ricordi in tutti i partecipanti. Come lo “Zibaldone” ( sotto titolo : il vero tradimento sta nel prendere il mondo così come viene e nell’impiegare lo spirito a giustificarlo) un periodico ciclostilato che dal 1963 al 1966 ha fatto sentire, in Città della Pieve, la “voce”, a volte scherzosa, di Ragazzi impegnati a dispetto della giovanissima età.
Forse precursori, però con modi corretti e pacifici, di un cambiamento che di lì a pochi anni sarebbe avvenuto coinvolgendo studenti e classe operaia in Italia ed in Europa. Tutte queste iniziative hanno avuto vita nell’ arco di 5, 6 anni bellissimi fino a che la maggiore età dei Protagonisti ha portato Ognuno a prendere strade diverse alle soglie del mondo del lavoro. Ma il DAP (sempre LUI, cioè Don Augusto Panzanelli …) ha proseguito, e tuttora prosegue, la “ sua opera” con altri Ragazzi ed altri Gruppi con il suo solito ed ineguagliabile modo di fare e di “costruire”, di attrarre ed entusiasmare i giovani. Ma tornando a “ Quelli dello Zibaldone”, come stava scritto in un simpatico cartello giallo la sera del 12 settembre scorso, in Tutti la gioia di “ritrovarsi a cena” è stata palpabile nella settimana precedente l’ incontro trasparendo nei frequenti contatti telefonici per la migliore organizzazione e negli scambi di battute “ in ricordo del tempo che fu”.
Così è stato anche per raggiungere il Ristorante e non sbagliare strada. Già il Ristorante! Casualmente, “ tutti insieme” si sono
ritrovati al bivio della S.R. Pievaiola per Missiano salendo, all’ imbrunire, la dolce collina che porta all’ Agriturismo e Ristorante La Lanterna ( gestito dalla graziosa Elisa Rossi ), un’ oasi in mezzo al verde, sobrio ed accogliente: l’ ambiente ideale per ritrovarsi fra amici intorno ad una tavola elegante e ben curata con cibo delizioso e piatti invitanti. L’atmosfera della serata, in tutto oltre quattro ore volate in un battibaleno, non ha risentito del lunghissimo intervallo del tempo né è stata vissuta come un “amarcord”. Semplicemente hanno ripreso i loro discorsi come se gli anni non fossero passati. Lo spirito di “Quelli dello Zibaldone” o di “Quelli del C.S.I.” o di “Quelli dei Campeggi” è sempre lo stesso, come eguale l’ atteggiamento.
I segni del tempo e della vita sono nei volti di Ognuno, ma Nessuno ci ha fatto caso. E, poi, cosa importa? Dentro, nel proprio animo, sono sempre i Ragazzi del ‘ 63 / ‘ 68 con lo stesso seme che ha gettato e fatto germogliare il DAP! Lo sono stati il 12 settembre 2013 concludendo la serata sotto un cielo stellato.
I Ragazzi del DAP