La splendida Sala delle Muse di Palazzo Corgna, a Città della Pieve, ha ospitato il 31 maggio e il 1 giugno una serie di eventi del progetto “INSIEME PER STAR BENE”, promosso dalle Associazioni A.L.I.Ce., AVIS, ARUO e DONNE LA ROSA, che è stato uno fra i progetti dell’Umbria che ha partecipato al Bando di promozione sociale del CESVOL e che è stato ammesso al finanziamento.
L’obiettivo del progetto era di unire più associazioni con intenti simili per organizzare eventi che mirassero all’informazione ed alla prevenzione di importanti malattie quali l’ictus e l’osteoporosi e di sensibilizzare la popolazione sulla donazione del sangue, degli organi, del midollo osseo e del cordone ombelicale.
Sabato 31, per l’intera giornata, all’interno della sala, medici, radiologi e volontari dell’ARUO hanno effettuato 127 misurazioni MOC ed altrettante consulenze con i medici. Trentaquattro persone, fra quelle sottoposte allo screening, necessitano di ulteriori esami. L’ARUO sta svolgendo un’indagine “ACHILLES”, della durata di cinque anni per valutare l’influenza della vitamina D nella prevenzione dell’osteoporosi. Contemporaneamente in due salette vicine, sei infermieri volontari di A.L.I.Ce. hanno effettuato misurazioni della pressione arteriosa con rilevazione della fibrillazione atriale, della glicemia, del colesterolo, dei trigliceridi a circa 80 persone, uomini e donne. Il tutto completamente gratuito grazie al contributo al progetto del CESVOL.
Il 1 giugno si è svolto il convegno, al quale hanno partecipato come relatori il Prof. Paolo Filipponi, Presidente dell’ARUO e famoso esperto di malattie dell’apparato scheletrico, la Dott.ssa Cristiana Rossi neurologo del Centro Ictus dell’Ospedale di Città della Pieve, il Dott. Paolo Angori medico volontario dell’AVIS e la Prof.ssa Marina Ferrando esperta in ginnastica posturale. Il Presidente di A.L.I.Ce., Signor Guerrino Bordi, ha fatto gli onori di casa; moderatrice dell’incontro la Dott.ssa Luisa Binaretti, vicepresidente di A.L.I.Ce. Città della Pieve
Gli interventi di tutti i relatori sono stati molto interessanti e chiari.
La Dott.ssa Rossi, oltre a spiegare i diversi tipi di ictus, ha ribadito l’importanza di riconoscere i campanelli d’allarme e di non sottovalutarli; in Umbria ogni anno si verificano 1000 nuovi casi di ictus e l’80% si potrebbero evitare con il controllo dei fattori di rischio, cambiando lo stile di vita e seguendo le cure mediche prescritte. Consigli questi che dovrebbero seguire soprattutto le donne che spesso, invece, tendono a minimizzare i sintomi e a ritardare l’accesso agli esami ed alle cure, inoltre la donna è frequentemente più sola difronte alla disabilità.
La Dott.ssa Binaretti è intervenuta, riallacciandosi alle parole del neurologo sull’importanza di un intervento precoce per evitare danni maggiori, sulla rilevanza che riveste il Centro Ictus di Città della Pieve non solo per la città del Perugino, ma anche per i paesi limitrofi, considerando inoltre che risulta essere un centro di eccellenza a livello nazionale.
Il Prof. Filipponi ha spiegato che l’osteoporosi è una malattia che sta aumentando a causa dell’innalzamento dell’età, ma anch’essa può essere prevenuta con una corretta alimentazione ricca di calcio, evitando droghe, fumo e abuso di alcool, eseguendo regolare attività motoria all’aperto e si può curare con una diagnosi precoce, l’assunzione di vitamina D, che serve per fissare il calcio insieme ai raggi solari, e di farmaci appropriati, che impediscono di perdere altro osso e lo fanno ricrescere.
Il Dottor Angori, da sempre sostenitore e divulgatore della donazione del sangue, ma anche degli organi, del midollo osseo e del cordone ombelicale, ha comunicato due belle notizie: la situazione nel Comprensorio del Trasimeno, per quanto riguarda la donazione di sangue, è molto buona, vengono donate circa 6.000/7.000 sacche ogni anno, 1/5 di tutto il sangue raccolto in Umbria; la seconda che si sta organizzando all’ospedale di Terni un centro di raccolta del cordone ombelicale; ad oggi anche se le giovani donne sono sensibilizzate, al momento del parto, a donare il cordone, ciò è reso difficile perché il servizio sanitario nazionale non ha organizzato sufficienti centri di raccolta di questo prezioso concentrato di cellule staminali ancora non differenziate, che potrebbero servire per la cura di molte malattie. Alla fine del suo intervento ha mostrato, tra la curiosità dei presenti, uno strumento che serviva, nella prima parte del secolo scorso, ad effettuare salassi direttamente da donatore a ricevente. Molti progressi sono stati fatti da allora, ma ancora la scienza non è stata capace di creare in laboratorio un farmaco che possa sostituire il sangue ed è quindi sempre l’uomo che, con un atto volontario e gratuito, può salvare altre vite.
La Prof.ssa Ferrando ha spiegato l’importanza dell’attività motoria anche per le persone con problemi all’apparato scheletrico. La USL dell’Umbria promuove l’AFA (Attività Fisica Adattata), è questa un ginnastica appropriata che viene svolta in gruppi e gestita da un provider, un fisioterapista o insegnante di educazione fisica appropriatamente preparato. La persona che soffre di disturbi deve andare dal proprio medico per richiede una visita dal fisiatra che, valutata la situazione, consiglia un certo tipo di ginnastica. L’effetto benefico non è legato solo al fisico, ma anche alla psiche, infatti lo star insieme migliora l’umore e favorisce la socializzazione.
Il convegno è stato onorato dalla presenza del Sig. Luciano Convito, fondatore di A.L.I.Ce. Umbria ed oggi vicepresidente di A.L.I.Ce. Italia Centrale e dal neo sindaco Sig. Fausto Scricciolo, che ha portato i saluti dell’Amministrazione Comunale e al quale è stato chiesto di continuare la proficua collaborazione avuta con i suoi predecessori.