Il Consiglio dell’AVIS di Città della Pieve ha terminato il suo mandato, nell’Assemblea svoltasi il 26 febbraio si sono rinnovate le cariche. Al nuovo Consiglio l’augurio più sincero di buon lavoro. Dall’Assemblea emergono però ancora una volta la sofferenza dell’Associazione, non solo a livello locale e regionale, per il calo delle donazioni; riduzione significativa e veramente preoccupante, se si considera che le tragedie, quali il disastro ferroviario in Puglia ed il terremoto del centro Italia, hanno fatto accorrere ai trasfusionali numerosi donatori anche occasionali, che poi purtroppo non si iscrivono all’AVIS e quindi non tornano a donare, con la conseguenza che nell’immediatezza di un disastro ci si trova di fronte a numeri ingenti di donatori, che non solo mettono a dura prova i centri trasfusionali, ma soprattutto portano allo spreco di globuli rossi che, come è noto, hanno una durata di pochi mesi. Questo è grave, sottolinea il dot. Paolo Angori, infaticabile collaboratore dell’AVIS pievese, anche perché poi si rimane sprovvisti di plasma, per il regolare periodo di fermo del donatore. Non è facile fidelizzare il donatore, far sì che questi si senta in dovere di donare con una certa regolarità; puntare sull’importanza del gesto e sull’azione preventiva svolta dall’AVIS non risulta sufficiente. Tanti, troppi non donano mai. Questo succede spesso con i giovani, probabilmente per non idonei stili di vita a cui sono abituati, ne consegue che le AVIS si invecchiano, viene a mancare quel regolare cambio generazionale che farebbe stare più tranquilli. Per evitare questo è necessario individuare nuovi supporti educativi ed informativi, nuovi metodi di approccio ai giovani. Forse conviene lavorare maggiormente con le Scuole Primarie e Secondarie di Primo Grado, sperando nella bontà del sistema di educazione inversa, quella che attraverso i bambini arriva ai genitori e li induce a diventare donatori.
L’Assemblea chiude comunque in bellezza con la consegna dalle mani del Sindaco, Fausto Scricciolo, e dell’Assessore ai Servizi Sociali, Barbara Paggetti, delle Benemerenze: attestati e spille. Ben 62 i premiati, tra cui vari gli ex-studenti del “Calvino”, che si sono avvicinai all’AVIS sui banchi di scuola. 20 avisini hanno ricevuto il distintivo in rame, 19 in argento, 17 in argento dorato, 5 in oro, 1 in oro con rubino. L’AVIS ringrazia tutti i volontari che, con regolarità, si recano al trasfusionale per assolvere al compito della donazione, in particolare: Alessio Mariani che ha “guadagnato” la medaglia d’oro con rubino, Claudio Cianci, Celeste Mencarelli, Marco Muzi, David Pedetta, Maurizio Peparaio che hanno ricevuto la medaglia d’oro.
Augurandosi che l’esempio di questi donatori possa essere seguito da un numero sempre più crescente di persone, lancia una “sfida” che se raccolta porterà sicuramente buoni risultati: “ogni donatore porti un donatore”.