Il dott. Adriano Cipriani, rinomato cardiologo e volontario di A.L.I.Ce. Umbria – Città della Pieve, da anni ormai dedica tempo alla prevenzione ed alla formazione delle giovani generazioni.
Anche quest’anno è arrivato pressoché a termine il lavoro del dottore presso l’Istituto di Istruzione Superiore “Italo Calvino” di Città della Pieve. Sono stati sottoposti a screening cardiologico intorno ai 180 studenti ed hanno partecipato all’iniziativa “Stili di vita”, sempre con il dott. Cipriani, quasi 220 ragazzi.
Un grazie anche agli infermieri ed al personale, tutti volontari di A.L.I.Ce., che hanno coadiuvato il lavoro del dottore.
Quest’anno inoltre il cardiologo ha risposto anche alla richiesta dell’Istituto Comprensivo “Pietro Vannucci” di un incontro all’interno del Progetto “La vita non è un gioco: laboratorio di primo soccorso”.
Infatti il 6 aprile 2018 una ventina di studenti, dalle prime alle terze, della Scuola Secondaria di Primo Grado che hanno aderito al Progetto, hanno partecipato all’incontro con il dott. Cipriani su Corretti Stili di Vita e Assistenza al Primo Soccorso BLS.
I ragazzi sono stati informati anche su scopi e funzioni dell’Associazione A.L.I.Ce. e su attività e servizi garantiti della sede locale.
I temi trattati in “Corretti Stili di Vita” hanno riguardato: fumo, alcool, scorretta alimentazione, scarso movimento.
I ragazzi hanno ad esempio scoperto che il fumo è causa di una consistente mortalità, si stima che siano attribuibili al fumo di tabacco in Italia dalle 70.000 alle 83.000 morti l’anno. Oltre il 25% di questi decessi è compreso tra i 35 ed i 65 anni di età, elevata anche la morbilità. Il fumo uccide una persona ogni sei secondi ed è, a tutti gli effetti, un’epidemia fra le peggiori mai affrontate a livello globale. Il totale dei decessi entro il 2030 potrebbe raggiungere quota 8 milioni all’anno e si stima che nel XXI secolo il tabagismo avrà causato fino a un miliardo di morti. Anche il fumo passivo fa danni, la nicotina di una sigaretta permane per 20 minuti nel luogo dove si fuma ed il fumatore passivo assume metà della nicotina.
Altro elemento su cui si è soffermato l’interesse degli studenti è l’alcool che fa più morti del fumo ed è sicuramente più subdolo. Purtroppo molti di quelli che si avvicinano all’alcool sono giovanissimi, anche di sesso femminile. Il bere si incrementa sempre più in quanto per raggiungere l’ebrezza, una volta assuefatti, ne occorre sempre una maggiore quantità.
Ogni anno circa 40.000 persone muoiono, a causa dell’alcol, per cirrosi epatica, tumore, infarto del miocardio, omicidi, suicidi, incidenti stradali e domestici.
Altro fattore da tenere sotto controllo è l’alimentazione, “siamo ciò che mangiamo” sottolinea il dottore e le abitudini alimentari sono più difficili da controllare. Una cattiva alimentazione porta anche a malattie piuttosto pesanti come il diabete. L’eccesso di peso crea molte difficoltà tra cui problemi alle ossa ed al movimento. Oltre alla quantità anche il tipo di alimentazione è importante.
Gli animali ci segnalano sempre qualcosa di interessante anche sull’alimentazione, i cuccioli mangiano meno degli adulti, al contrario di quanto si fa con i piccoli dell’uomo, che solitamente vengono “rimpinzati” e ciò può creare problemi non indifferenti anche per gli anni a venire.
L’obesità e la sedentarietà sarebbero responsabili di quasi 2 milioni di morti per tumore, a sostenerlo gli esperti dell’AIRC (Associazione Italiana Ricerca Cancro). Secondo i dati dell’Università di Washington, diffusi da AIRC, circa 3,3 milioni di morti di cancro nel mondo sono correlate a rischi legati al comportamento e al metabolismo.
Ulteriore elemento da non sottovalutare è l’attività motoria, il movimento fa bene ed è importante dedicargli il giusto tempo nell’arco della settimana se non della giornata.
La prevenzione è fondamentale per la vita propria e per quella degli altri.
La vita è un dono e dobbiamo preservarla, è bene non dimenticare di interrogarci sul senso della vita.
Un invito a tutti: pensare alla salute, prevenire, diffondere conoscenze ed informazioni in particolare sui Corretti Stili di Vita.
Riguardo all’altro punto dell’incontro, il Primo Soccorso, il dottore ricorda che l’omissione di soccorso è, per i maggiorenni, un reato. Se ci si trova di fronte ad un infortunato è bene chiamare aiuto al numero unico 112 e spiegare con estrema chiarezza la località in cui ci si trova, è altrettanto importante rimanere vicino all’infortunato e rassicurarlo. Il dott. Cipriani stimola, in altre parole, a non rimanere inerti in caso di necessità e ricorda che un giusto intervento può salvare vite umane.
Veramente buona la partecipazione e spiccato l’interesse dei ragazzi che ha sollecitato i complimenti dei volontari A.L.I.Ce. ed in particolare del dottore.