Il premio “Una rosa… rinascerà”, nato nel 2016, è giunto alla sua ottava edizione. La premiazione si è tenuta sabato 27 maggio presso l’aula magna dell’Istituto Comprensivo “Pietro Vannucci” di Città della Pieve, alla presenza della Dirigente scolastica Caterina Marcucci, del Sindaco Fausto Risini, del Presidente di A.L.I.Ce. Città della Pieve Guerrino Bordi, del Governatore della Misericordia Fabio Sberna, dell’ideatore del premio Franco Pilato, delle classi degli studenti che quest’anno hanno ricevuto il riconoscimento, di rappresentanti di Allianz.
Il premio, per volere di Franco, è stato istituito a seguito della pubblicazione dell’omonimo libro, un esempio di resilienza e amore per la vita nonostante le avversità della stessa, ma anche dell’affetto di una città intera nei confronti di un paesano in difficoltà.
Quest’anno ad A.L.I.Ce. si è aggiunta la Misericordia di Città della Pieve poiché ai proventi del libro “Una rosa… rinascerà” si uniscono quelli di un altro libro di Franco Pilato “Vita contadina” pubblicato, per volere della Misericordia, dall’editoria sociale del Cesvol Perugia, presentato, poco tempo fa a Città della Pieve e a Cetona, oltre all’ormai consueto contributo dell’Assicurazione Allianz agenzia di Città della Pieve, rappresentata alla premiazione da Chiara Sisani e Giaime Marchesini, agenzia nata dal desiderio di Franco, ancora molto giovane, di trovarsi un’attività che lo rendesse economicamente autonomo dopo l’incidente automobilistico che lo ha costretto giovanissimo sulla sedia a rotelle e dove ha lavorato fino alla pensione.
Il fondo premia, tramite un bando gestito da A.L.I.Ce., la solidarietà manifestata in ambito scolastico.
Un’occasione, una tradizione questa del Premio “Una rosa… rinascerà” che, sottolineano la Dirigente del “Vannucci” e il Sindaco della città, hanno trovato in eredità dai loro predecessori, un’iniziativa meritevole che dà risalto alla solidarietà, all’inclusione, una giornata particolare per la scuola e per la cittadinanza, un premio che stimola principi sani per gettare le basi di una società migliore, obiettivi ricercati da Franco considerato un esempio per tutta la città.
Il Presidente di A.L.I.Ce. nel ripercorrere le tappe di questo premio e del relativo fondo che riconosce valore alla solidarietà espressa dagli studenti, ricorda l’istituzione di un’aula di primo soccorso completamente allestita all’Istituto Comprensivo “Pietro Vannucci”, di solidarietà per chi, all’interno della comunità locale, si trova in stato di bisogno, oltre al bando “Una rosa… rinascerà”.
Fabio Sberna ringrazia Franco per l’opportunità data alla Misericordia pievese di essere parte di questa iniziativa e invita i ragazzi a coltivare e far crescere in loro il seme della solidarietà poiché non c’è ricompensa maggiore di sentirsi utili nei confronti di chi è, momentaneamente o permanentemente, in difficoltà.
A ricevere il premio tre alunni dell’Istituto Comprensivo, designati dal Collegio Docenti: Desiree Greco e Jacopo Verdacchi della classe 4A della Scuola Primaria di Città della Pieve e Ginevra Graziani della classe 2° della Scuola Secondaria di Primo Grado. Ognuno di loro ha ricevuto il libro di Franco, fiori e 200 euro.
Queste le motivazioni: “La classe quarta è composta da alunni particolarmente sensibili nel manifestare attenzioni nei confronti dei compagni “speciali”, creando un clima solidale e accogliente. Di rilevante importanza è il ruolo che tutti i bambini rivestono nel successo dell’inclusione, promuovendo gesti di amicizia e iniziative relazionali. In questo contesto gli alunni Desiree e Jacopo si distinguono per il loro atteggiamento disponibile, collaborativo e altruistico facendosi portavoce di un messaggio di apertura e amore. Pertanto, contribuiscono a diffondere la cultura del dono e quindi l’idea di regalare gratuitamente qualcosa agli altri. L’aiuto che offrono è la loro capacità di sostegno e presenza anche a chi non lo richiede, una dimostrazione che aiutare qualcuno vuol dire soprattutto “esserci” senza giudicare e senza aspettarsi nulla in cambio.”
“Ginevra, oltre a dimostrare maturità nel comportamento, è una ragazza che si impegna nelle attività didattiche e nello studio con risultati più che buoni; si è sempre distinta nel gruppo classe per la sua sensibilità e capacità di accogliere l’altro, soprattutto quando questi si trova in difficoltà. Ha mostrato questa spiccata propensione in maniera particolare in relazione al compagno di classe disabile, con il quale ha instaurato fin dall’infanzia un legame speciale, cresciuto nel tempo in consapevolezza e profondità, fatto di sguardi, gesti e parole.”
Le foto di rito chiudono la mattinata con l’augurio di un arrivederci alla nona edizione.