Abbandonato e in rovina per incuria e per egoismi. Un borgo bellissimo ormai disabitato, ma che, se ben ristrutturato, sarebbe ottimo per un “resort” fuori dal comune.
A dire il vero vi fu ad inizio anni ‘90 un progetto approvato di ristrutturazione con finanziamento europeo sostanzioso (110 milioni), ma i lavori furono interrotti, giustamente, dalle Belle Arti, perché, invece di lasciare le pietre originarie a vista, fu intonacata – che obbrobrio! – una delle facciate del Borgo, intonaco ancora ben visibile in una delle foto.
Il Borgo ha una forma ellittica, con asse maggiore di circa 100 m. e asse minore di circa 50 m., con tutte le abitazioni, la Chiesa, il fabbro, il falegname, le scuole (ove io, campagnolo, ho fatto le elementari) tutti affacciate su due piazze separate da un arco. Una stele ricorda che qui dormì Garibaldi nella sua fuga. Un’altra stele ricorda che qui nacque l’Ing. “Achille Piazzai” il più grande costruttore di navi negli anni ‘20 – ‘30. Manca ancora una ….stele a Mario Giuliacci perché sono ancora al di qua: scherzo naturalmente!
Spero vivamente che il FAI – che conosce bene il Borgo e si sta dando da fare (per questo merita un grazie da parte della comunità salcese) riesca a rimuovere le difficoltà attuali per una ristrutturazione del mio natio Borgo. Ringrazio Walter Moretti per le splendide foto. Un grazie anche ad Ivonne Fuschiotto per il suo prezioso aiuto.
Fonte Immagine: Walter Moretti
Fonte Articolo: Col. Mario Giuliacci