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Verso il primo Ecodistretto ad economia circolare in Umbria

Pubblicato da il 8 Marzo 2018

ecodistretto-trasimeno-alto-orvietano

 

Domenica 11 marzo a Città della Pieve il locale Gruppo Ecologista “Il Riccio”, iscritto al Coordinamento Regionale Umbro Rifiuti Zero (CRURZ), ha organizzato il primo incontro sugli ecodistretti, una realtà innovativa che sta partendo anche in Umbria. Ecodistretti, territori in cui operino vincoli all’uso delle principali matrici ambientali (acqua, aria, suolo) al fine di mantenere  la stabilità e l’equilibrio dell’ecosistema (suolo, aria, acqua e quindi gli alimenti), in una prospettiva ecologica ampia, volta più alla prevenzione piuttosto che… alla “cura”. Appuntamento importante per tutti coloro che volessero saperne di più e desiderassero contribuire al cambiamento, anche a partire dal basso, come pure per chi potesse dare consigli e presentare proposte. Ognuno ha il dovere di interrogarsi sull’andamento del mondo, nostra casa comune, e di impegnarsi per migliorare la realtà presente e futura.

Domenica quindi,  a Città della Pieve, una giornata dedicata al confronto ed al fare concreto.

L’evento, in cui è prevista la presentazione del primo “Ecodistretto Trasimeno – Alto Orvietano”, si svolgerà presso la Sala Sant’Agostino alle ore 10.00 con una  conferenza-dibattito sul tema: tutela ambientale e valorizzazione del territorio, Km 0, riduzione imballaggi, genuinità dei prodotti, economia di prossimità.  Interverranno: Giovanni Vantaggi, medico per l’ambiente ISDE – Italia, nonché rappresentante CRURZ; Valeria Passeri, avvocato comitati e associazioni ambientaliste, vicepresidente WWF e consigliere Italia Nostra Perugia; Alfiero Pepponi Coordinatore Lipu – Regione Umbria ed altri ospiti d’eccezione. Ampio spazio sarà dedicato alla partecipazione, dalla platea  chiunque sarà invitato a dare, intervenendo, il proprio contributo.

Dalle 15.00  alle 19.00, alla Rocca Medievale di Città della Pieve, un pomeriggio di azioni concrete, saranno infatti realizzati laboratori di riparazione gratuiti, sullo stile dei “Repair Cafè”, con una serie di attività per la promozione di buone pratiche di riuso, riciclo e rigenerazione di prodotti, spesso erroneamente considerati rifiuti: riparazione di abiti, piccoli elettrodomestici, cellulari, computer e apparecchi tecnologici, che possono essere rimessi in funzione invece di essere gettati via. Si cercherà, così facendo, di osteggiare, per quanto possibile, la dilagante propensione della moderna economia all’obsolescenza, origine di tanti scempi ambientali, troppo spesso affrontati negli effetti e mai nelle cause.

Al secondo piano de La Rocca ci sarà anche un mercatino dell’usato e del baratto dove chi vorrà potrà scambiare o rivendere: libri, cd, dvd, piccoli oggetti ma anche accordarsi per lo scambio di materiali più ingombranti. Nell’intento di orientare le comunità convenute a comportamenti di vita più responsabili, che non si limitino ad additare le manchevolezze di altri ma si  facciano promotori del cambiamento.

Il primo contatto con gli ecodistretti il Gruppo Ecologista “Il Riccio” lo ha avuto alla fine del 2017 quando in piena campagna di contrasto alla Centrale a Biomasse di San Donnino, nel comune di Città della Pieve, venne invitato a Deruta, al primo incontro tra  associazioni e comitati umbri allarmati dalla sempre più incalzante moda delle biomasse, o dalla grave situazione dettata dalle discariche, dagli inceneritori e da quant’altro crei problemi di natura ecologica ai nostri territori. Qui è stata espressa la necessità di riconoscimento degli ecodistretti, a tutela dei territori da salvaguardare e sanificare dai soprusi ambientali.

Proprio in questi giorni, il 7 marzo 2018, è stata accesa la centrale a biomasse di San Donnino, e  il Gruppo Ecologista “Il Riccio” è stato preso d’assalto da tanti cittadini allarmati dai primi pennacchi di fumo.

Verso un Ecodistretto del Trasimeno – Alto Orvietano vuole essere un’iniziativa di buone pratiche da realizzare a livello locale in aree omogenee, per attivare una economia circolare a favore del miglioramento della qualità dell’ambiente e della salute, in una visione sistemica interconnessa e indipendente, per affrontare i problemi cruciali del nostro tempo: energia, ambiente, rifiuti, cambiamento climatico, sicurezza alimentare, sicurezza finanziaria.

Sarebbe opportuno arrivare, aprendo una riflessione all’interno delle varie forze politiche ed associative, a formulare una proposta di iniziativa popolare, una legge regionale per definire i territori degli Ecodistretti e le pratiche da attuare.

Sarà una giornata sicuramente utile e coinvolgente, un invito a partecipare, un grazie a chi vorrà essere con noi.

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