Sabato 19 gennaio l’AVIS di Città della Pieve, in collaborazione con l’Istituto di Istruzione Superiore “Italo Calvino”, ha incontrato gli studenti delle classi quarte e quinte, circa duecento, una Sala Sant’Agostino gremita di giovani predisposti ad ascoltare e ad interrogarsi su tematiche di impegno civile.
Vari gli interventi che hanno sottolineato l’importanza del gesto per gli altri ma anche per se stessi: nella vita tutti possiamo avere bisogno, inoltre “donare sangue” è una forma di prevenzione, di controllo della propria salute.
Molti i filmati, realizzati in buona parte da giovani, sulla donazione di sangue e midollo osseo, due le testimonianze, una in sala, di un trapiantato pievese, ed una in differita, che hanno riscosso la massima attenzione della platea.
Dopo i saluti del Presidente dell’AVIS, Giuseppe Peciotti, che ha introdotto i lavori, la Dirigente scolastica del “Calvino”, Prof.ssa Maria Luongo, ha sottolineato l’importanza di attività legate a “Cittadinanza e Costituzione” tra cui la Promozione della Salute, ed ha evidenziato il ruolo della scuola e del “Presidio del Volontariato” che da anni opera con impegno all’interno dell’Istituto. Ha saputo coinvolgere l’attenzione con la propria esperienza di donatrice e di parte attiva in Associazioni per la cura di malattie rare. I volontari, ricorda, sono persone comuni, normali, che non si girano dall’altra parte, che combattono, con i loro gesti, l’indifferenza, che mettono in atto l’essere cittadini consapevoli.
L’Assessore alle Politiche Sociali, Barbara Paggetti, chiamata sul palco, ricorda l’importanza ed il valore delle Associazioni di Volontariato e dei giovani per la collettività, sollecita ad una piena vita associativa e ad una fattiva solidarietà.
A questo punto la parola passa agli esperti del settore, la dott.ssa Maria Grazia Brancaleoni – Dirigente Medico del Centro Salute Sud-Ovest del Distretto Trasimeno e la Dott.ssa Elisabetta Agea – Responsabile S.S.D. SIT- Spoke Aziendale USL1.
Alla prima il compito di introdurre alla donazione e di proporre corretti stili di vita, alla seconda di palare espressamente della donazione di sangue e midollo osseo.
Essere donatori stimola ad uno stile di vita sano, si viene sensibilizzati sulla salute con tutta una serie di momenti educativi, anche ad ogni donazione, e permette di scoprire eventuali patologie. L’atto del donare è sempre sicuro e la fidelizzazione rende ancora più garantito il servizio. Promuovere la salute del donatore è anche un promuovere la salute della collettività. Ridurre le cattive abitudini fa bene a sé ed agli altri, la dottoressa anticipa un corso per smettere di fumare, da tenersi prossimamente presso la Casa della Salute di Città della Pieve. Tra i rischi per la salute naturalmente il fumo, l’alcol, le sostanze stupefacenti, la sedentarietà, l’obesità.
Un intervento questo della dottoressa Brancaleoni rassicurante e coinvolgente per i futuri donatori, una parola anche per chi non risultasse idoneo, intanto il problema potrebbe rivelarsi momentaneo e comunque nessun impedimento a ricoprire il ruolo di divulgatore, di promotore, possibile a tutti e molto utile alla causa “donazioni”.
Alla dottoressa Agea il compito di delineare il percorso della donazione e le regole che sottendono all’iscrizione ed all’atto della donazione. Sottolinea come una sacca di sangue possa soddisfare le esigenze di molti pazienti, nulla, nemmeno una goccia, va mai sprecato, e ricorda che è necessario sempre un maggior quantitativo di sangue rispetto al passato, poiché sempre più pressanti sono le necessità. Parla anche di donazione di midollo osseo, di tipizzazione, ancora una volta di necessità rilevanti, di attese estenuanti da parte dei pazienti, di facilità anche in questo caso nell’iscriversi al registro internazionale dei potenziali donatori ADMO, come pure nel donare, una qual volta si risultasse compatibili con un richiedente; per maggiori informazioni, rivolgersi al Centro Regionale Trapianti ma anche consultare il sito www.admo.it
Anche in questo caso le testimonianze ed i video fatti girare hanno fatto la differenza.
In differita il Presidente dell’AVIS di Livorno, Matteo Bagnoli – già ospite a Città della Pieve in un incontro sempre con il “Calvino”, che portò all’AVIS comunale più di sessanta nuovi iscritti tra gli studenti – testimonia la sua esperienza quale donatore di midollo ed invita all’iscrizione al registro dei donatori ADMO, in quanto è, al pari della donazione di sangue, un grande gesto e, se ti dovesse capitare, come è successo a lui, di diventare effettivo donatore, ti riempie di orgoglio e di soddisfazione, in quanto hai salvato “da solo” una vita umana, in questo caso infatti la compatibilità, a differenza del sangue, è cosa rara.
La presenza in sala e la testimonianza di Stefano Selva, trapiantato di midollo, è l’esempio vivente dell’importanza delle donazioni; cittadino pievese, grande sportivo, assurto alle cronache internazionali in quanto vincitore della medaglia di bronzo ai mondiali, quale appartenente alla squadra di calcio dei trapiantati, “La mitica”, con la quale ha girato l’Italia intera. Sicuramente motivo di vanto, naturalmente anche per la cittadinanza, evidente pure dalla maglia blu dei mondiali, indossata per l’occasione. La sua testimonianza, le sue parole di sentito ringraziamento ai donatori di sangue e di midollo, hanno sicuramente fatto breccia sulla giovane platea. All’età di 27 anni, il primo marzo del 2001 viene ricordata come una giornata particolare per lui, la telefonata che c’era un midollo pronto da parte di una donatrice. Al di là delle difficoltà incontrate anche dopo il trapianto, da quel giorno ha ricominciato a vivere ed oggi può ben dire “più 18, anni naturalmente, grazie ai donatori di midollo e di sangue”.
Altro momento importante, per sollecitare la platea, l’intervento della classe quinta A, alcuni studenti della quale già si sono sottoposti a screening per diventare donatori; il suo portavoce, Iacopo Filardi, ha ricordato il ruolo dei giovani nel volontariato, il valore che ricopre l’essere coscienti di ciò che si può fare per l’altro, l’importanza fondamentale della “donazione”.
Il Presidente dell’AVIS pievese ha invitato gli studenti a realizzare video promozionali e manifesti sulle donazioni, promettendo attenzione ed aiuto da parte dell’Associazione.
Alla fine della mattinata, dopo i ringraziamenti del Presidente, che comprendono anche quelli rivolti ad un’altra Associazione pievese, A.L.I.Ce., per il fattivo contributo offerto con lo screening cardiologico ai nuovi iscritti all’AVIS tra gli studenti del “Calvino”, grazie alla disponibilità del cardiologo dott. Adriano Cipriani e degli infermieri volontari di A.L.I.Ce., si è passati all’aspetto più importante: l’iscrizione dei futuri volontari.
L’AVIS ha consegnato un gran quantitativo di moduli ai singoli studenti ed alla scuola, certi che molti di loro vorranno entrare nella schiera dei donatori effettivi di sangue e di midollo.
L’invito a donare e ad iscriversi all’AVIS è naturalmente esteso a tutti, per farlo basta contattare direttamente una sede AVIS tramite telefono, mail o Facebook, per Città della Pieve 0578 297031, aviscittadellapieve@libero.it, avis città della pieve per Facebook, oppure recandosi direttamente al Centro di Raccolta presso la locale Casa della Salute, tutti i venerdì e l’ultimo sabato del mese, dalle ore 08.00 alle ore 10.00.
È proprio il caso di dire: ora tocca a voi, sperando nell’impegno civile della popolazione.