Sono un pievese costretto sulla carrozzina da un giovanile incidente stradale e con questo breve scritto intendo esprimere il mio più sentito ringraziamento per l’importante lavoro svolto a Città della Pieve dal Tavolo della Città accessibile. Ricordo ancora quando chiesi al Sindaco, Fausto Scricciolo, di rendere la città maggiormente fruibile ai disabili, si stava lavorando, con A.L.I.Ce. alla presentazione del mio scritto “Una rosa… rinascerà”, frutto degli incontri con la psicologa volontaria di questa Associazione, Chiara Cottini. Ed ho viva la sorpresa del momento in cui, durante l’iniziativa di presentazione, il Sindaco annunciò che l’Amministrazione aveva deliberato la costituzione di un Tavolo per rendere la città più accessibile. Non avrei mai immaginato che in breve tempo il lavoro di volontari, Associazioni, tecnici, liberi professionisti, che hanno dedicato il proprio tempo per portare a compimento opere di abbattimento di barriere architettoniche e la realizzazione di agevolazioni per chi è portatore di difficoltà temporanee o permanenti, avesse condotto a tali risultati. Sono stati mappati edifici pubblici e messi in rete in modo tale che chiunque possa controllare difficoltà ed alternative di accesso, già prima di trovarsi nel luogo. Sono stati modificati i regolamenti con aggiunte favorenti la disabilità, sono stati sensibilmente aumentati i parcheggi per disabili, tanto per citare solo alcuni degli accorgimenti sollecitati dal Tavolo e messi in atto dall’Amministrazione. Un grande lavoro che ha visto operare insieme professionalità diverse provenienti dal mondo del Volontariato, dell’Amministrazione, della Scuola, di specifiche professionalità. Un particolare ringraziamento al Sindaco che ha ascoltato le istanze di chi è costretto a fare i conti con la disabilità, ed ha fatto sì che venissero messi in atto tutta una serie di accorgimenti, ad A.L.I.Ce. per l’impegno profuso in questa iniziativa, a tutti coloro che hanno creduto in questa opera e si sono impegnati per la sua messa in atto.
Un gesto di civiltà a più mani, un esempio concreto di cittadinanza attiva. Mi auguro vivamente che la prossima Amministrazione porti avanti l’opera iniziata e sappia tenere alta la sensibilità nei confronti della “diversità”.
Franco Pilato