La Confraternita
(Brevi notizie storiche a cura di Don Umberto Volpi – Città della Pieve 1968)
La Confraternita dei Bianchi-Disciplinati, ha avuto origine sicuramente nel sec.XIII e il suo fondatore fu il B. Raniero Fasani che, con altre, la fondò in Perugia e nei paesi vicini nell’anno 1260.
La ragion d’essere di questa Assemblea di Laici, in quei tempi molto bellicosi ma anche molto dediti alla pietà, era, secondo gli statuti, di calmare la divina collera con processioni di penitenza, con canti sacri in volgare e con mortificazioni personali; c’era quindi un vantaggio singolo e collettivo.
Da qui la grande stima che riscuotevano presso il popolo questi fratelli e da qui anche le varie donazioni che ricevevano, in denaro e beni immobili, per cui era possibile esercitare anche opere di carità proprie e cittadine.
La grande opera che certamente impegnava molti uomini e mezzi finanziari, fu l’Hospedale non nel senso che s’intende oggi, ma come Ospizio per i pellegrini che numerosi andavano a Roma; i quali tuttavia, se si ammalavano o giungevano ammalati, ricevevano le cure del caso, come pronto soccorso. (Cfr.Visita Past.di Mons.Mancini 1777)
Questo ospedale era situato nel posto dove sorge la Chiesa attuale, aveva accanto la piccola Chiesa dedicata alla Madonna (l’attuale sacrestia) e l’immancabile Oratorio, cappella privata dei confratelli per funzioni, Messe, preghiere e penitenze; presiedute tutte queste mansioni da un proprio Cappellano. L’Oratorio della Confraternita era lo spazio attuale davanti al dipinto del Perugino.
Con queste varie pratiche di pietà, con il proprio Ospedale, la Confraternita si era resa molto benemerita e stimata tantochè, quando nel 1600 il Papa Clemente VIII mandò qui da noi il Del. Apostolico Mons. Dandini a mettere un po’ le cose a posto prima di erigere la nuova diocesi e avendo costui trovato in Castel della Pieve ben dieci (10) confraternite “….. che nulla o poco facevano che giovi al prossimo”, decretò di sopprimerne cinque e lasciarne altre cinque.
Tra queste restò la Confraternita dei Disciplinati o Bianchi, proprio per il gran bene che svolgeva. (Cfr.Relazione di Mons.Dandini edita da Bolletti).
Grande gloria di questa Confraternita fu di aver compreso a quale altezza e rinomanza fosse giunto il grande concittadino Pietro Vannucci nell’arte pittorica e aver dato a lui l’incarico di dipingere un affresco in una parete del proprio Oratorio: “L’adorazione dei Magi”.
Questo avvenne nel 1504, con grande gioia del Perugino che essendo allora nel periodo migliore della sua arte, accolse ben volentieri l’invito, dipinse l’affresco per soli 75 fiorini “come paisano”, consapevole di lasciare alla sua città natale e per tutti i secoli avvenire, uno splendido capolavoro!
Nel 1714 come abbiamo visto, scompare l’hospedale per fabbricare la nuova chiesa Parrocchiale.
Nel 1865, vengono incorporati insieme a tutti i beni ecclesiastici, anche le proprietà della Confraternita.