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Apicoltura nel Mediterraneo Antico

Pubblicato da il 16 Novembre 2024

A Città della Pieve un incontro particolare sull’Apicoltura nel Mediterraneo  Antico organizzato dal Gruppo Ecologista “Il Riccio”

Il Gruppo Ecologista “Il Riccio” in collaborazione con la Biblioteca Comunale “Francesco Melosio” di Città della Pieve invita all’incontro con la presentazione del libro “L’apicoltura nel Mediterraneo Antico – Archeologia del rapporto tra uomo e api dalla preistoria alla tarda antichità”. L’iniziativa, che avrà luogo a Città della Pieve, Palazzo della Corgna, Sala Grande giovedì 21 novembre ore 16,00, è stata realizzata grazie al contributo della Regione Umbria e del Comune di Città della Pieve per i Musei in Rete.

Autore del libro l’archeologo Giorgio Franchetti che ha dedicato una vita allo studio e alla divulgazione della storia del mondo antico. Ha scritto per riviste specifiche, partecipato a trasmissioni televisive, a documentari, ha fatto lezioni a vario livello, scritto articoli, pubblicato libri. È membro di varie Società italiane e straniere tra cui la Società Italiana della Storia della Medicina e del Comitato Scientifico di Redazione delle Edizioni Efesto, casa Editrice del libro in presentazione. Nella stesura del libro si è avvalso di vari specialisti tra cui due presenti all’incontro: la paleontologa Adria Faraone e la divulgatrice scientifica nonché esperta in Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali, Francesca Rossetti.

L’uomo ha avuto per lungo tempo inconsapevolmente, sostiene Franchetti, il migliore degli alleati in natura: l’ape. Dalla sua comparsa sulla terra circa 100 milioni di anni fa è stata lei principalmente, insieme ad altri impollinatori, a permettere lo sviluppo, la diversificazione e la sopravvivenza di un complesso e meraviglioso apparato di reciproche biodipendenze che si chiamano Natura. L’ape ha accompagnato l’umanità per l’intera durata del suo percorso evolutivo. Seguendo le tracce di questo rapporto possiamo infatti risalire agli albori della storia, possiamo spingerci ancora più indietro fino al Neolitico e, secondo alcuni studiosi, fino alle fasi finali del Paleolitico. Testimonianze di come il miele abbia costituito per moltissimo tempo un elemento fondamentale di apporto calorico nella vita umana sono rintracciabili nelle pitture rupestri di culture lontanissime anche a livello geografico, segno evidente di come universalmente l’uomo si fosse reso conto dell’importanza di questo insetto e dei suoi prodotti. Dall’inizio dei tempi non solo troviamo raffigurazioni di api e della lavorazione del miele legate al fabbisogno alimentare ma, da subito, anche miti e culti legati a questa piccola ed operosa creatura. Questo volume ripercorre la storia, ed in parte la preistoria, del rapporto uomo-ape andando alla ricerca di evidenze archeologiche confrontandole con le fonti scritte, con l’intento di raccontare un lato meno conosciuto delle pratiche in uso nel Mondo Antico e con l’accesa speranza di sensibilizzare le coscienze, continua ad affermare Franchetti, verso la tutela di questo nostro antico alleato.

Il testo è arricchito dalla testimonianza di Raffaele Girone, Presidente Nazionale della FAI – Federazione Nazionale Apicoltori, giornalista e Direttore Responsabile della Rivista APITALIA – Apicoltura, Agricoltura, Ambiente.

Sarà possibile acquistare il testo firmato dall’autore e dalle due coautrici presenti.

Un’esperienza sicuramente interessante, da non perdere, che speriamo incontri il favore del pubblico, a partire dai tanti apicoltori, dagli amanti delle api, agli appassionali della natura e della cultura evoluzionista, in una cittadina che si fregia del titolo di Amica delle Api.

Esperti del Gruppo Ecologista “Il Riccio” sono disponibili ad andare nelle scuole per la divulgazione della conoscenza di questi piccolo insetto e della sua importanza non solo dal punto di vista alimentare. Per informazioni scrivere a ecologistiilricci@gmail.com o telefonare a 3396134127.

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