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Aprile
è il mese che A.L.I.Ce. Italia Odv dedica ogni anno alla prevenzione dell’ictus
cerebrale che, nel nostro Paese, colpisce circa 150.000 persone ogni anno.
A.L.I.Ce., acronimo di
Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale, è una Federazione di associazioni di volontariato diffuse su tutto
il territorio nazionale, oltre 80 tra sedi e sezioni regionali e locali, senza
scopo di lucro, democratiche, apolitiche le quali, pur autonome e indipendenti
nelle proprie attività, collaborano al raggiungimento di comuni obiettivi
statutari a livello nazionale, tra cui: diffondere l’informazione sulla
curabilità della malattia, sul tempestivo riconoscimento dei primi sintomi e
sulle condizioni che ne favoriscono l’insorgenza anche attraverso i media;
sollecitare gli addetti alla programmazione sanitaria affinché provvedano ad
istituire centri specializzati per la prevenzione, la diagnosi, la cura e la
riabilitazione delle persone colpite da ictus e ad attuare progetti concreti di
screening; tutelare il diritto dei pazienti ad avere su tutto il territorio
nazionale livelli di assistenza, uniformi ed omogenei.
Uno degli
obiettivi di A.L.I.Ce. è quello di sensibilizzare le persone sull’importanza
della prevenzione, che passa attraverso una modifica al proprio stile di vita
– dieta sana, ricca di frutta e verdura, povera di grassi e alcol, eliminazione di tabacco, costante e frequente attività fisica, mantenimento di un peso adeguato alla propria corporatura e la
diagnosi precoce
– fare gli esami del sangue una volta all’anno per controllare, in particolare, i valori di glicemia e colesterolo può
evitare l’insorgenza improvvisa di patologie gravi come ictus e infarti.
Diabete,
ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, fibrillazione atriale, oltre al
fumo e alla sedentarietà, sono i principali fattori di rischio cardiovascolare
e dell’ictus.
Attenersi ad uno stile di vita più
sano, seguendo una dieta equilibrata e svolgendo attività fisica, unito al
controllo periodico del proprio stato di salute, può allungare la vita o
quantomeno può preservarla da malattie invalidanti.
A.L.I.Ce. Umbria di Città della
Pieve offre attività e servizi mirati alla prevenzione e non solo, quali screening, ginnastica dolce, incontri gratuiti
con specialisti, disponibilità al trasporto presso centri e strutture con mezzi
attrezzati anche per disabili. Per informazioni telefonare al numero 0578
297091 da lunedì a venerdì, dalle 10.00 alle 11.30, oppure negli stessi orari
recarsi alla sede, presso la Casa della Salute, via Beato Giacomo Villa, 1 a
Città della Pieve, o ancora scrivere a aliceumbriapieve@tiscali.it
Il Gruppo Ecologista “Il Riccio” di Città della Pieve torna
a scuola con l’iniziativa “Invito a proporre percorsi formativi per gli E.T.S
2021 – 2022” avanzata dal Cesvol Umbria sede di Perugia. “Il Riccio” ha
partecipato alla proposta presentando uno specifico progetto di 12 ore, e con
il supporto del Cesvol e la collaborazione dell’Istituto scolastico ha
organizzato, a partire dal 30 marzo, tre incontri di due ore con gli studenti della Secondaria
di Primo Grado del “Vannucci” di Città della Pieve. L’esperienza su temi
ambientali concordati con la scuola coinvolgerà tre classi per un totale di 61
studenti e si svolgerà presso l’Istituto.
Il Progetto sarà rivolto poi, per le restanti sei ore, ai
bambini della Primaria, su temi rigorosamente ambientali sempre in accordo con
gli insegnanti in base alle programmazioni e agli interessi delle classi.
Questa seconda proposta prenderà avvio il 24 maggio e coinvolgerà sei classi
per un totale di 83 bambini. Gli
incontri avranno luogo presso la Sala Grande di Palazzo Corgna e prevedono la
visita all’attiguo Museo di Storia Naturale e del Territorio, unico nel suo
genere, ricco di collezioni estremamente interessanti per varietà ed entità,
gestito dal Gruppo Ecologista “Il Riccio” su mandato dell’Amministrazione
Comunale di Città della Pieve. Sarà un modo anche per avvicinare i bambini al
Museo, ai Musei, e stimolare curiosità e interesse per questi luoghi di cultura.
L’esperto che guiderà gli incontri, il Prof. Riccardo
Testa, è un valente ambientalista, cultore del territorio, della natura, del
paesaggio, nonché abile divulgatore.
La conoscenza, l’attenzione ed il rispetto per la terra e i
suoi molteplici abitanti, dalle forme più semplici alle più complesse, è la
base di partenza per contribuire alla salvezza del pianeta. Ognuno deve fare
quanto possibile perché anche una goccia contribuisce a formare il mare. Madre
Teresa di Calcutta, Premio Nobel per
la Pace, beatificata dalla Chiesa, usava spesso questo aforisma “Quello che noi facciamo
è solo una goccia nell’Oceano, ma se non lo facessimo l’Oceano avrebbe una
goccia in meno.”
Considerando che solitamente bambini e giovani sono ottimi vettori
di conoscenze ed esperienze presso famiglie, amici e conoscenti e che l’esempio
è contagioso, la speranza di influire sugli stili di vita favorevoli
all’ambiente e a se stessi si moltiplica.
Il
Gruppo Ecologista “Il Riccio” con il Patrocinio dell’Amministrazione Comunale
di Città della Pieve ed in collaborazione con il Consiglio Comunale dei Ragazzi
e delle Ragazze e dell’Istituto Comprensivo “Pietro Vannucci” organizza “La FESTA di PRIMAVERA” lunedì 21 marzo
alle ore 9.30 presso il “Giardino dei Frutti riTROVAti” di fronte alla Fonte
Trova a Città della Pieve.
Alla
presenza del C.C.R.R. e con la partecipazione del Sindaco dei Ragazzi e delle
Ragazze, Giorgia Quarto – classe 2B
della Scuola Secondaria di Primo Grado,
alla sua prima uscita ufficiale, del Sindaco di Città della Pieve, Fausto
Risini e della Dirigente Scolastica, Caterina Marcucci, verrà piantato un gelso rosa, simbolo di intelligenza e
passione, dono del C.C.R.R. e un nespolo comune, segno di prudenza, saggezza e
pazienza, dono del Comune di Città della Pieve in ricordo delle vittime del
Covid-19; si proseguirà con la tabellazione
delle piante presenti nel Giardino; saranno inaugurate due panchine realizzate
dal Gruppo Ecologista “Il Riccio” con il legno del leccio secolare di via Borgo
di Giano, una targa ne dà testimonianza. Con il legno dello stesso leccio l’Amministrazione Comunale realizzerà,
a breve, altre due panchine che saranno posizionate nello spazio perimetrale
alla Rocca Perugina.
Il
Giardino dei Frutti riTROVati, un frutteto comunitario realizzato dal Gruppo
Ecologista “Il Riccio” nel 2015, laboratorio
didattico per le scuole del territorio, è una realtà unica e di interesse per
la zona, che si arricchisce, di anno in anno, in numero di piante e varietà,
grazie anche alla collaborazione del Comune e del C.C.R.R.
A
breve, con l’Amministrazione Comunale, vi si impianterà un giardino amico di api
e farfalle, un ulteriore arricchimento, un luogo di visita e di attrazione.
Il culto del verde, l’amore ed il rispetto per l’ambiente sono principi da
salvaguardare e promuovere.
Alcuni cittadini pievesi ci hanno inviato le loro riflessioni su una realtà sociale ormai frequente che resta nell’ombra. Si tratta dell’impegno quotidiano che viene prodigato nelle famiglie agli anziani non autosufficienti.
A.L.I.Ce. è particolarmente sensibile verso tutte le persone non più autonome e si impegna a sensibilizzare l’opinione pubblica e chi di dovere, affinché si venga incontro alle necessità delle famiglie che vivono questa situazione.
Per tale motivo abbiamo voluto dare visibilità al testo che ci è pervenuto.
Eroi quotidiani
In Italia gli anziani non autosufficienti, con pluripatologie, sono accuditi o nelle strutture protette o a domicilio dai loro congiunti, con o senza l’aiuto di badanti.
Non possiamo oggettivamente attestare quanto l’accudimento domiciliare sia diffuso, ma possiamo certamente affermare che è una modalità di cura e attenzione verso l’anziano scarsamente conosciuta a livello sociale.
Le prestazioni di accudimento, assicurate 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno, sono analoghe a quelle garantite nelle strutture protette, ma a domicilio la responsabilità e i costi ricadono sulla famiglia. In più, a domicilio è garantito un plus-beneficio per l’anziano che può godere degli affetti familiari rimanendo nel proprio ambiente, usufruendo dei propri oggetti e dei propri spazi e ricevendo le attenzioni, le carezze e il conforto dei propri cari.
All’interno della famiglia, con naturalezza, si esprime il valore di una scelta di accudimento coerente con i propri ruoli di figlia o figlio, di nuora o genero. Molti anziani vengono assistiti con l’aiuto di badanti; infatti ormai sono rare le famiglie dove sono presenti nonni, genitori e figli, dove è possibile un aiuto reciproco che cambia con il passare del tempo: nonni che prima accudiscono i nipoti e poi quando sono anziani vengono aiutati dai figli. Nella famiglia odierna, dove marito e moglie lavorano, a volte risulta impossibile prendersi cura da soli di un anziano non più autosufficiente.
Quando si viene in contatto con famiglie che da sole o con un piccolo aiuto esterno si prendono cura di un genitore o addirittura due si rimane increduli ed ammirati. Queste famiglie, ma soprattutto queste donne, figlie e nuore, svolgono un compito che vivono come attività naturale, in punta di piedi, nella dignità e nella coerenza del proprio ruolo, 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno. Attente ad ogni piccolo cambiamento del congiunto intervengono con la competenza ormai acquisita, gestiscono terapie, presidi sanitari, tengono un filo diretto con il medico e il geriatra o altri specialisti; se devono allontanarsi da casa programmano per tempo l’uscita predisponendo una presenza che le sostituisca.
Si è propensi spesso a dare molto spazio alle cose che non vanno, mentre passano inosservate esperienze di vita quotidiana di questo tipo, che possono essere un modello, fanno riflettere e mostrano il bene che ancora esiste.
Considerando che il viaggio della vita ha per tutti la stessa destinazione, l’accompagnamento nell’ultima parte della vita è un fatto che ci accomuna tutti, è necessario, quindi, promuovere la cultura della cura e della tenerezza verso l’anziano, dando visibilità alle esperienze encomiabili che ci sono e che spesso sono conosciute solo nella cerchia ristretta dei familiari e degli amici.
Ci auguriamo che possano essere approvate le proposte di legge che in parlamento chiedono:
l’attuazione di un progetto individualizzato da parte della USL territoriale, coordinato dal medico di base, che preveda cure ed assistenza domiciliare per gli anziani come nelle residenze protette;
un contributo economico mensile, da aggiungersi all’indennità di accompagnamento, a cui hanno diritto gli invalidi totali, che deve essere riconosciuto a coloro che si prendono cura della persona non autosufficiente.
Non sono certo una ricompensa al lavoro quotidiano di assistenza e accudimento, ma almeno un supporto dignitoso.
A Città della Pieve ci sono alcune donne che svolgono o hanno svolto con abnegazione e sacrificio questo compito.
A loro va un grazie sincero non solo dei familiari, ma dell’intera comunità per l’esempio che quotidianamente ci danno.
Il Gruppo Ecologista “Il Riccio” con il Patrocinio del Comune di Città della Pieve organizza, nell’ambito della manifestazione “Città della Pieve, La Città del Natale”, due pomeriggi per bambini: simpatiche ed interessanti letture a tema natalizio con laboratori, animati da Gesi Belardi. Gli incontri si svolgeranno di sabato a Palazzo Corgna – Piano Nobile presso il Museo di Storia Naturale e del Territorio, il 4 e l’11 dicembre, dalla ore 15.30 alla 17.30. Vi aspettiamo numerosi.
Le attività verranno effettuate nel rispetto delle vigenti norme anti-Covid. Per informazioni e prenotazioni contattare il numero 3311716494
Grande interesse intorno alle manifestazioni delle tre giornate per la Festa dell’Albero, organizzate dal Gruppo Ecologista “Il Riccio” con il patrocinio del Comune di Città della Pieve e la collaborazione di numerose Istituzioni, Enti e Associazioni.
Il pomeriggio del 20 novembre al Palusse con la visita alle serre e al giardino, guidati dall’esperto del “Riccio”, responsabile del Laboratorio “Cura del Verde”, e da alcuni corsisti, ha visto la partecipazione e l’interazione di un pubblico attento e interessato, in uno scenario incantevole dal punto divista ambientale e panoramico ma anche da quello emozionale. È stato altresì possibile visitare il piano terra del Castelluccio Palusse apprezzare gli affreschi restaurati, opera dei Maestri Marroni, Antonio e Mario Marco, come pure il suo arredo di altri tempi. Il Castelluccio fu infatti fatto costruire da Vittoria Guerrieri, figlia illegittima di Vittorio Emanuele II e della Bella Rosina, per sé e per il suo amante Paolo de Simone, da qui Palusse quale diminutivo di Paolo, che ha lasciato a Città della Pieve le sue importanti collezioni naturalistiche conservate al Museo di Storia Naturale e del Territorio di Palazzo Corgna, gestito dai volontari del Gruppo Ecologista “Il Riccio”. Una collaborazione quella tra “Il Riccio”, la Cooperativa “Frontiera Lavoro” e l’Unione dei Comuni del Trasimeno, a cui ultimamente si è aggiunto il Relais Castelluccio Palusse, che va avanti da anni. Da quest’anno infatti la sede del Laboratorio di Orientamento del SAL del Trasimeno per l’osservazione e la validazione delle competenze dei giovani del territorio è proprio il Castelluccio, in particolare le sue serre e i suoi giardini.
La mattina del 21 a Po’ Bandino, la passeggiata ecologica e i giochi didattici naturalmente a tema ambientale, in virtù anche della collaborazione con il circolo Arci Scubidù, la TSA e GeaEnergyTrekking, hanno visto la partecipazione di numerosi giovani tra cui quelli del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze. Vari i sacchi, soprattutto plastica, raccolti in tutta sicurezza grazie all’aiuto delle pinze prenditutto. L’attività didattica è stata funzionale a rafforzare le conoscenze sull’ambiente e sul suo rispetto, sui corretti stili di vita e sulla consapevolezza che, a volte, bastano poche regole per fare una grande differenza.
La mattinata del 22, vera e propria Giornata dedicata all’Albero, ha preso il via a Città della Pieve, dove al “Riccio” ed al Comprensivo “Pietro Vannucci” si sono aggiunti il Comune nella persona del Sindaco e non solo, i Carabinieri Forestali e non, il parroco. I volontari del “Riccio” si sono poi spostati nelle frazioni Moiano, Po’ Bandino e Ponticelli, dove per volere del C.C.R.R. sono state messe a dimora, con l’aiuto e il pieno coinvolgimento di alunni curiosi e festanti, tre melograni, i cui frutti oltre ad essere simbolo di fertilità e di futuro, sono ricchissimi di proprietà utili alla salute.
Riflessioni varie e profonde per bambini ed adulti quelle sviluppatesi intorno all’albero sia a Città della Pieve sia nelle tre frazioni.
Tutti gli interventi hanno posto l’accento, anche se con tagli diversi, sull’importanza degli alberi e sulle difficoltà che il mondo sta affrontando oggi a partire dai cambiamenti climatici.
La Dirigente scolastica che ha aperto l’incontro, tenutosi alla Sala Sant’Agostino per il rischio pioggia, ha sottolineato il lavoro dell’Istituto da lei diretto sul fronte ambientale, la collaborazione con il “Riccio”, il ruolo della scuola e del C.C.R.R che da anni è uno dei motori dell’impegno del Comprensivo anche sul fronte ecologistico.
L’intervento del Sindaco ha portato l’attenzione sulla Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sul clima tenutasi pochi giorni fa a Glasgow e sull’assenza di contromisure incisive a livello internazionale riguardo alla riduzione delle emissioni di gas serra, causa, quest’ultimo, di innumerevoli e disastrosi problemi ambientali. Ha tenuto poi a precisare come anche con piccoli gesti personali e locali si può incidere sui cambiamenti climatici.
I carabinieri Forestali hanno quindi presentato, ad una attenta platea di studenti, il progetto triennale “Un albero per il Futuro” consistente in percorsi che hanno il compito di portare le classi all’acquisizione dei valori del rispetto dell’ambiente e del ruolo che ognuno di noi ha per la salvaguardia della natura. Percorsi che partono dal mettere a dimora alberi autoctoni per contribuire alla formazione del grande bosco diffuso della legalità, una rivoluzione verde, cui il “Vannucci” ha aderito. Bosco della legalità perché il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità, in collaborazione con la Fondazione Falcone, ha avviato le procedure per la duplicazione e distribuzione dell’Albero di Falcone, un albero simbolo dell’impegno verso lo Stato e la lotta alle mafie: l’Albero del giudice Giovanni Falcone, appunto, che cresce, a Palermo, nei pressi della casa del giudice assassinato nel 1992 dalla mafia. Piccole piante di Falcone da donare alle scuole che ne faranno richiesta. Alberi che contribuiranno a formare il “Grande bosco diffuso”, visibile su un’apposita piattaforma web dove sarà possibile monitorarne la crescita e lo stoccaggio di anidride carbonica. La presenza dell’Albero di Falcone concorrerà a sensibilizzare i ragazzi sul tema dell’impegno sociale ma anche sull’importanza della salvaguardia ambientale. Un progetto che ha lo scopo di combattere i crimini ambientali con l’Arma dell’educazione alla legalità e con il coinvolgimento delle scuole.
Il Presidente de “Il Riccio” nel suo intervento introduce il concetto della sacralità dell’albero, elemento che accumunava molti popoli antichi, albero come fonte di vita per gli altri esseri viventi. Piantare un albero è un piccolo gesto che diventa fondamentale per la salvaguardia del futuro. Il Vicepresidente invece punta il dito sulla grande problematica dei cambiamenti climatici di cui l’uomo è responsabile, a partire dagli ultimi duecento anni con la rivoluzione industriale e l’uso sempre maggiore di macchine e di energia, e in particolare negli ultimi cento e ancor di più da cinquant’anni in qua, con il massiccio aumento dell’agricoltura industriale e dell’allevamento. Pratiche che hanno riversato e riversano nell’atmosfera enormi quantità di gas ad effetto serra (anidride carbonica, ossidi di azoto, metano ed altri), per cui le temperature medie sono in continuo aumento. Ricorda poi come, da qualche anno, oltre agli allarmi inascoltati degli scienziati che studiano i fenomeni connessi: scioglimento dei ghiacciai, innalzamento dei mari, eventi meteorologici estremi, una giovanissima ragazza svedese, Greta Thumberg ha dato inizio ad un movimento mondiale che rivendica un futuro possibile e sostenibile per le generazioni a venire. Il movimento, Friday for Future, organizza infatti manifestazioni per sollecitare la politica di tutto il mondo a prendere seri provvedimenti che vadano oltre le solite chiacchiere che lasciano che tutto continui come e peggio di prima, in nome di uno “sviluppo” scellerato. Contemporaneamente un grande scienziato italiano, Stefano Mancuso, a capo del Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale (LINV) con sede a Firenze e in Giappone, sostiene che per contrastare efficacemente l’aumento delle temperature medie annuali e quindi i cambiamenti climatici, si dovrebbero piantare in tutto il mondo mille miliardi di alberi, per assorbire come è noto, attraverso la fotosintesi clorofilliana, l’anidride carbonica con emissione di ossigeno. Questo è il grande regalo che ci offrono le piante verdi, mentre invece si continua a disboscare in tutto il mondo per far avanzare le città, il cemento, l’agricoltura intensiva e l’allevamento industriale, con consumi di carne e pesce eccessivi, nocivi anche alla salute. La quota, in proporzione, di alberi da piantare in Italia sarebbe di circa due miliardi, cosa fattibile, utilizzando campi abbandonati e modificando l’insensata gestione dei boschi per il taglio della legna da ardere e da costruzione. Per questo e per tanti altri motivi la tradizionale festa dell’albero che fin da tempi antichi viene celebrata in varie parti del mondo, attualmente è particolarmente importante. Ricorda inoltre che il Gruppo Ecologista “Il Riccio”, a partire dal 2015, in collaborazione con il Comune di Città della Pieve, con le scuole del territorio e, dalla sua costituzione, con il Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze, ha attivato il progetto del Giardino dei frutti “riTROVAti”, ispirandosi alle “Food Forest” le foreste alimentari. Un laboratorio didattico dove sono stati già piantati più di trenta alberi da frutta che oltre a contribuire alla riduzione dell’anidride carbonica, sono fonte di cibo e di conoscenza di specie di frutti meno noti, pur importanti per le qualità nutrizionali, preventive e curative di molte malattie.
L’intervento di Don Samy, prima della benedizione delle nove piante da mettere a dimora, parte dalla Bibbia dove l’albero è un elemento simbolico che ricorre fin dai suoi inizi, a partire dal libro della Genesi, dove si narra come la primigenia creazione divina prevedesse un “giardino” rigoglioso, pieno di alberi e piante di ogni specie, che l’uomo era chiamato a custodire e coltivare. Il profeta Geremia mette poi in luce il significato simbolico dell’albero nella spiritualità biblica: “Benedetto l’uomo che confida nel Signore e il Signore è sua fiducia. Egli è come un albero piantato lungo l’acqua, verso la corrente stende le radici; non teme quando viene il caldo, le sue foglie rimangono verdi; nell’anno della siccità non intristisce, non smette di produrre i suoi frutti” (Ger 17, 7-9). Da questo breve testo si evince come l’albero sia metafora dell’uomo stesso: è una creatura duplice, che pone le sue radici nel concreto terreno, ma estende la sua chioma fino al cielo, esattamente come l’uomo, fatto di carne e materia, il quale tuttavia con la propria cultura ed intelligenza si eleva fino al regno dello spirito. L’albero è inoltre segno di bellezza: in esso emerge la cura che Dio ha posto nella realizzazione del creato: ogni albero, come ogni uomo, manifesta che tutta la creazione, agli occhi di Dio, è “cosa molto buona”, perciò va rispettata e curata. L’albero, infine, possiede la preziosa proprietà di non esistere per se stesso: esso produce frutto, alla sua ombra ci si può riposare, la sua presenza rigenera l’ambiente circostante; nel medesimo modo l’uomo realizza se stesso non quando vive in modo egoistico, ma soltanto se ha cura delle persone che lo circondano, e in generale del mondo che gli è stato donato.
Gli intervenuti si sono poi spostati al parcheggio sotto il liceo per piantare, con l’aiuto degli alunni, il leccio e il cerro del Raggruppamento Carabinieri Biodiversità e quindi al sottostante “Giardino dei Frutti riTROVAti” per mettere a dimora due melograni selezionati e il giuggiolo del C.C.R.R. oltre al nespolo del Giappone de “Il Riccio”.
I volontari del gruppo Ecologista hanno quindi raggiunto le tre frazioni per piantare i restanti melograni.
Il Gruppo Ecologista“Il Riccio” per la Festa dell’Albero 2021 organizza tre eventi in tre diverse giornate, con il Patrocinio del Comune di Città della Pieve ed in collaborazione con Unione dei Comuni, Cooperativa Frontiera Lavoro GeaEnergyTrekking, ARCI Scubidù Po’ Bandino, TSA, Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze, Istituto Comprensivo “Pietro Vannucci”, Stazione Carabinieri Forestale di Città della Pieve.
– Primo appuntamento sabato 20 novembre dalle ore 15.00 alle 17.00 per un Pomeriggio al Laboratorio Verde presso Castelluccio Palusse a Città della Pieve. Nella splendida cornice del Castelluccio, è possibile trascorrere qualche ora nei “Laboratori Aperti” del “Laboratorio Verde” gestito e animato dal “Riccio” e da “Frontiera Lavoro”, in collaborazione con l’Unione dei Comuni del Trasimeno. I giovani destinatari del laboratorio illustreranno le attività condotte, accompagneranno gli ospiti attraverso il giardino botanico e le serre presenti; sarà possibile visitare, al piano terra del castello, i saloni di rappresentanza.
-Domenica 21 novembre – Mattinata ecologica a Po’ Bandino,in collaborazione con la TSA. Appuntamento alle ore 9.00 al Circolo ARCI – via Toscana, 11 – da dove, muniti di sacchi, guanti, pinze prenditutto, si partirà per una breve passeggiata ecologica sul tracciato che dal circolo ArciScubidù, che collabora all’iniziativa, porta al campo sportivo. Qui quanto raccolto sarà raggruppato per contenuto, pronto per essere smaltito dalla TSA. Al Campo sportivo sono inoltre previste attività di animazione con bambini, giochi di ispirazione ecologica gestiti da GeaEnergyTrekking.
– Lunedì 22 novembre messa a dimora di 9 piante: 1 leccio e 1 cerro donati dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità; 2 melograni selezionati, 1 giuggiolo, 3 melograni classici donati dal Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze; 1 nespolo del Giappone donato dal Gruppo Ecologista “Il Riccio”.
Appuntamento alle ore 9.00 al parcheggio sottostante il Liceo “Italo Calvino” per la celebrazione alla presenza del Sindaco, della Dirigente Scolastica, del Personale della Stazione Carabinieri Forestale, della Stazione Carabinieri, della Polizia Comunale, della Sezione locale dell’Associazione Nazionale Carabinieri, dell’Associazione Gruppo Ecologista “Il Riccio”, del Parroco, di una rappresentanza degli alunni del Comprensivo “Vannucci” e del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze.
Nell’ambito della manifestazione verrà presentato, da parte del personale della locale Stazione Carabinieri Forestale, il Progetto “Un Albero per il Futuro”.
Alla piantumazione del leccio e del cerro in zona parcheggio e dei 2 melograni selezionati, del giuggiolo e del nespolo del Giappone nel sottostante Giardino del Frutti “riTROVAti”, gestito dal “Riccio”, seguirà la benedizione.
Al termine della cerimonia la delegazione del Gruppo Ecologista si sposterà a Moiano, nei pressi della Farmacia dove, alla presenza di una rappresentanza degli alunni della Scuola Primaria, verrà piantato un melograno classico; da qui procederà per Po’ Bandino dove, nei pressi del campo sportivo, anche in questo caso alla presenza di una rappresentanza di alunni della locale Scuola Primaria, sarà piantato un altro melograno classico; ultimo appuntamento a Ponticelli con i piccoli della scuola per l’Infanzia dove, nel giardino della scuola, sarà messo a dimora il terzo melograno classico.
Gli eventi organizzati hanno lo scopo di promuovere una riflessione sull’importanza della salvaguardia ambientale e sulla cultura del rispetto nei confronti del patrimonio comune.
Nell’Oratorio di Santa Maria dei Bianchi è custodito il celebre affresco del Perugino, “L’adorazione dei Magi”. Orario visite: dal giovedì alla domenica, dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 17,00.