Successo per la prima “Camminata in Rosa” in Valnestore



Un centinaio di persone domenica 6 ottobre hanno partecipato alla “Camminata in Rosa” dando sostegno alla campagna internazionale “Nastro Rosa” di AIRC, finalizzata a invitare le donne a partecipare attivamente agli screening per combattere il tumore al seno. A chi partecipando all’iniziativa  ha sostenuto la raccolta fondi, gli organizzatori esprimono piena gratitudine.

I proventi di questa prima edizione, pari a 625 euro, sono stati interamente devoluti  alla Fondazione AIRC per sostenere la ricerca sul tumore al seno.

La camminata, resa piacevole anche dal clima mite, proposta dalle volontarie AIRC, Ivonne e Paola, suddivisa in quattro diversi percorsi,  ha avuto come destinazione comune il Circolo di Missiano.

Le volontarie ringraziano in particolar modo la Pro Loco di Tavernelle, associazione capofila per il coordinamento e la comunicazione dell’evento, la Pro Loco di Panicale, e le tre associazioni di camminatori coinvolte: TcTrek di Tavernelle, Anello del Fiume D’Oro di Piegaro, Certi Cammini di Oro.

Il ringraziamento si estende all’azienda La Casa dei Cini di Pietrafitta e ad EUROSPIN di Tavernelle per aver reso possibile la merenda post-camminata; si ringraziano inoltre i lettori e le lettrici di brani, poesie e riflessioni significative scelte per l’occasione e chi ha saputo allietare l’intrattenimento: Sabrina, Paolo, Simona, Isabella e Nicolò. Si esprime profonda gratitudine al Circolo di Missiano che ha curato l’accoglienza con impegno ed entusiasmo.

Un ringraziamento va anche ai Comuni di Panicale e di Piegaro per aver  patrocinato  l’iniziativa.

Le  volontarie, sottolineando come le comunità locali rispondono molto bene alle varie proposte di solidarietà che vengono presentate nel corso dell’anno e visto il successo di questa prima edizione della “Camminata in Rosa”, comunicano la decisione collettiva  di calendarizzare annualmente l’evento.

Lo scopo principale di AIRC, oltre a favorire la raccolta di fondi per la ricerca, è sensibilizzare alla prevenzione. Il tumore al seno è il più diffuso non solo fra le donne, a circa 55.000 donne e 500 uomini viene diagnosticato ogni anno un tumore al seno, 52.000 italiane convivono con una neoplasia metastatica. Nell’arco della vita il tumore al seno colpisce 1 donna su 8. Nonostante i molti progressi fatti, si ricorda che l’88% delle pazienti è vivo a 5 anni dalla diagnosi, resta la prima causa di morte per cancro fra le donne, anche se diverse ricerche mettono in evidenza importanti progressi in grado di prolungarne la sopravvivenza. Naturalmente non fumare, fare attività fisica, scegliere un’alimentazione equilibrata e ricca di vegetali, sottoporsi a screening regolari, aiuta.

Per rendere sempre più curabili tutti i tumori al seno, Fondazione AIRC, solo nel 2024, ha destinato oltre 14 milioni di euro a progetti di ricerca e borse di studio in questo ambito.

La campagna Nastro Rosa della Fondazione AIRC per contribuire alla Ricerca sul Cancro e sensibilizzare alla prevenzione  continua per tutto il mese di ottobre.  Le spillette si possono trovare anche presso alcune attività commerciali locali.

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Mongiovino 500

Santuario della Madonna di Mongiovino, sabato 19 ottobre 2024, ore 16

Sabato 19 Ottobre, a Mongiovino di Panicale, un piccolo borgo sopra Tavernelle famoso per il suo prezioso Santuario, si svolgerà, a partire dalle ore 16.00, l’evento Mongiovino 500: celebrazione di cinque secoli di storia del Santuario, tra arte e spiritualità.

Il pomeriggio si aprirà con la presentazione del libro Umbria Patrimoni, una raccolta fotografica di scatti di Giovanni Tarpani che ritraggono in modo poetico le bellezze storico artistiche meno conosciute della nostra regione, commentati dallo storico dell’arte Elvio Lunghi

All’interno del Santuario i due autori dialogheranno con Gianluca Bellucci per raccontare il loro progetto artistico, dove l’arte antica dialoga con la contemporaneità.

A seguire si potrà visitare la relativa mostra allestita con alcuni degli scatti più suggestivi dedicati al Santuario della Madonna di Mongiovino. La mostra è situata all’interno degli spazi di recente recuperati nell’attiguo complesso monumentale.

Altro momento significativo è il percorso Ritratto del Santuario di Mongiovino, straordinaria bellezza segnata dal tempo, all’interno della vicina Chiesa di San Martino. L’allestimento è stato realizzato con studi e rilievi grafici del Santuario a cura dell’Arch. Ivano Malizia.

Apre e chiude la presentazione del volume la Corale Berardo Berardi di Tavernelle, diretta dal Maestro Leonardo Lollini, con un repertorio musicale rinascimentale.

Interverranno: Don Alessandro Segantin, Rettore del Santuario, il Sindaco di Panicale Giulio Cherubini, l’Assessora alla Cultura e al Turismo Paola Pausilli, la Presidente dell’Associazione Mongiovino-Valnestore Lidia Rossi.

Un brindisi finale con gli autori e le autorità concluderà la giornata.

L’evento è stato organizzato e promosso dall’Associazione Culturale Mongiovino -Valnestore in collaborazione con l’Assessorato Cultura e Turismo del Comune di Panicale.

Uno speciale ringraziamento va rivolto ai partner della manifestazione, ovvero il Comune di Panicale, il Centro Commerciale Naturale di Tavernelle, Foto Aguzzi, la Corale Berardo Berardi e i volontari delle Confraternite di Mongiovino.

INGRESSO LIBERO Per informazioni: WhatsApp 327.6859049 – 339.6134127 oppure scrivere a associazione.mongiovino@gmail.com

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“Camminata in Rosa”

Quattro percorsi a Panicale per sostenere la ricerca sul cancro al seno

In occasione della campagna di Fondazione AIRC nel mese di ottobre per la sensibilizzazione alla prevenzione del tumore al seno, Pro Loco Tavernelle, in collaborazione con Pro Loco di Panicale, TcTrek, Anello del Fiume d’Oro, Certi Cammini e La casa dei Cini, ha organizzato per domenica mattina 6 ottobre 2024 una “Camminata in Rosa” ovvero una camminata non competitiva aperta a tutti. I partecipanti a sostegno della campagna AIRC saranno divisi in quattro gruppi, due partiranno da Panicale e altri due da Tavernelle. Dopo la raccolta delle iscrizioni/donazioni dalle 8:15 alle 8:45, i camminatori potranno scegliere il percorso che preferiscono tra i seguenti:

Gruppo 1, Tavernelle: partenza alle 8:45, per “Potassa-Quarantana-Missiano”;

Gruppo 2, Tavernelle: partenza alle 8:45, per “Via della Libertà-Via Tavernelle”;

Gruppo 3, Panicale: partenza alle 8:45, “Panicale-Missiano” per via Gramsci;

Gruppo 4, Panicale: partenza alle 8:45, spostamento in macchina verso Loc. Monte Petrarvella, esperienza immersiva in natura con attività sensoriali, ritorno in macchina per Missiano percorrendo via Gramsci.

I quattro gruppi avranno come destinazione comune Missiano, dove dalle 11:00 avrà luogo un momento conviviale e ricreativo – merenda con bruschetta all’olio, pane e nutella – allietato anche da attività di intrattenimento.

Alla manifestazione è stato concesso il patrocinio non oneroso del Comune di Panicale e del Comune di Piegaro. Il ricavato dell’evento al netto delle spese sarà devoluto a Fondazione AIRC per sostenere la ricerca sul tumore al seno.

Per maggiori informazioni: prolocotavernelle@alice.it; Ivonne – 3396134127.

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Un incontro interessante sull’Umbria Occidentale

Un incontro quello organizzato dal Gruppo Ecologista “Il Riccio” di Città della Pieve, in collaborazione con la Biblioteca Francesco Melosio, sull’Umbria Occidentale, di indubbio interesse. Il relatore Angelo Barili, naturalista e curatore delle collezioni zoologiche della Galleria di Storia Naturale del Centro di Ateneo per i Musei Scientifici – CAMS dell’Università degli Studi di Perugia, noto da anni a Città della Pieve, anche per   essere stato uno degli organizzatori del Museo di Storia Naturale e del Territorio di Palazzo Corgna, ha saputo catturare l’attenzione della platea. Una piacevole dissertazione sulla storia del territorio che è andata ben oltre, arrivando all’origine della storia, con il supporto di una presentazione multimediale ricca e particolare e grazie alla capacità oratoria del relatore; Angelo Barili si ascolta sempre volentieri per la chiarezza nell’esposizione  e soprattutto per le conoscenze e competenze. Le sue “lezioni” fanno capire che non si finisce mai di imparare anche perché le scoperte scientifiche e l’ausilio della tecnica aggiornano continuamente le informazioni, sfatano miti e preconcetti, aggiungono tasselli. Seguendo il suo parlare si è portati a scoprire e riscoprire, avvicinare realtà molto distanti nel tempo e nello spazio, si alimenta il desiderio di sapere, la curiosità su ambiti differenti ma concomitanti. Le immagini stupende di realtà naturali più o meno antropizzate hanno fatto ricordare ai partecipanti, se ce ne fosse stato bisogno, il privilegio di vivere in un ambiente multiforme, di pregio ed interesse, che spesso si è portati a sottovalutare.

Una lezione, in modo indiretto, sulla salvaguardia e sul rispetto di tutto e di tutti.

Gli  intervenuti all’evento sono usciti, ed era un giudizio pressoché unanime, non solo arricchiti ma ancor più consapevoli che “il mondo” è un meraviglioso concatenarsi di eventi e di vicende che spingono a guardarlo con occhi diversi, a rispettarlo, a salvaguardarlo.

La storia della natura, del mondo è anche la storia dell’uomo e delle sue innumerevoli migrazioni. Abbiamo avuto conferma che la nostra sciocca e presunta supremazia di occidentali non è affatto reale. Tutto quello che abbiamo viene da lontano non solo nel tempo ma anche nello spazio, le ultime scoperte scientifiche lo confermano inequivocabilmente. Oltre il 90% di tutti gli alimenti base della cucina umbra e di tutte le altre cucine regionali d’Italia e d’Europa provengono da varie specie vegetali e animali di origine extraeuropea, frutto del lavoro di agricoltori preistorici che dal Neolitico in poi, da oltre 10.000 anni, hanno selezionato, controllato, gestito, pienamente addomesticato molte centinaia di piante e diverse decine di animali, creando le basi dello sviluppo agricolo dell’intera umanità.

Per fare un esempio sono stati analizzati gli ingredienti della italianissima pizza margherita: farina di frumento, acqua, sale, lievito di birra, olio di oliva, salsa di pomodoro, mozzarella di latte bovino o di bufala; a parte acqua, sale e lievito di birra che sono ad ampia diffusione mondiale; la farina di grano tenero proviene da una pianta erbacea della famiglia delle Poacee dell’Asia Sud-occidentaleche si originò circa 9.000 anni fa grazie alla impollinazione naturale da parte di una Poacea selvatica su spighe di Grano duro  coltivato dalle popolazioni del Vicino e Medio Oriente oltre 10.000 anni fa; l’olio di oliva deriva dalla pianta originaria dell’Asia Sud-occidentale, le popolazioni del Vicino Oriente iniziarono la coltivazione degli olivi oltre 7.000 anni fa, la coltura di questa pianta si diffuse in Grecia, circa 5.000 anni fa, e poi nel resto delle coste del bacino del Mar Mediterraneo; la salsa di Pomodoro proviene dalla pianta della famiglia delle Solanacee originaria delle regioni tropicali e subtropicali delle Americhe, le popolazioni native del Sudamerica cominciarono a coltivare il pomodoro oltre 6.000 anni fa, in Europa fu introdotto dagli spagnoli solo nel 1500; la mozzarella sia essa di latte di bufala campana, una razza bovina domestica  discendente del bufalo selvatico asiatico  allevato da oltre 4.000 anni nelle valli fluviali dell’India, sia di latte bovino, il bue domestico originario delle regioni montuose dell’Asia occidentale, dall’Anatolia al Caucaso, intorno a  10.000 anni fa; il basilico  pianta erbacea della famiglia delle Lamiacee  originaria delle regioni tropicali e subtropicali dell’India, fu introdotta nel bacino del Mediterraneo circa 2.300 anni fa; la tecnica di cottura di un impasto di farina di cereali e acqua, con o senza aggiunta di sale, ha origini medio-orientali e viene datata ad oltre 14.000 anni fa.

Il mondo mediterraneo è  da sempre un crocevia di popoli e di culture fra Africa ed Eurasia. Le migrazioni sono la linfa vitale della nostra storia, siamo tutti figli di migranti.

Le origini dell’uomo sono in Africa, siamo tutti di origine africana. I primi abitanti dell’Inghilterra, dalla ricostruzione basata sul Dna dei reperti dell’Uomo di Cheddar rinvenuti in Gran Bretagna, erano di carnagione scura, capelli ricci e neri come i popoli del sud del Sahara ma con gli occhi chiari. L’italiano è più vicino al siriano che al britannico.

Per 200 mila anni i nostri antenati sono vissuti di sola caccia e raccolta di prodotti spontanei, da 14.000 anni delle attività di agricoltura.

Angelo Barili tornerà di sicuro a Città della Pieve con il suo sapere, è stato chiesto dalla platea e “Il Riccio” e la Biblioteca sono pronti ad organizzare altri incontri.

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Le Notti del “Riccio” – agosto pievese

Durante il  mese di agosto il Gruppo Ecologista “Il Riccio” apre di notte il Museo di Storia Naturale e del Territorio situato al  Piano Nobile di  Palazzo della Corgna con visite guidate gratuite a cura di esperti dell’Associazione, a partire dalle ore 21.00 fino alle ore 24.00, nell’ambito delle seguenti manifestazioni: Notte Verde Bianca Rossa organizzata dall’Amministrazione  Comunale di Città della Pieve per sabato 3 e domenica 4 e  La Notte di CROMA sempre a Città della Pieve organizzata da Pieve Arte e Vetrine per sabato 10.

Il 10 agosto “Il Riccio” sarà anche a Monteleone d’Orvieto dove, nell’ambito della manifestazione “Calici di Stelle”, a partire dalle ore 23.30 a piazza del Torrione, guiderà con i propri esperti e  con strumentazioni specifiche, l’osservazione del cielo notturno con sciame meteorico delle Perseidi,  luna e alcuni pianeti, arricchita da storie mitologiche legate alle costellazioni.

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Grande successo per la prima giornata di prevenzione organizzata da A.L.I.Ce. di Città della Pieve con il nuovo ecografo doppler portatile in versione cardiovascolare

Sabato 27 luglio prima giornata di prevenzione completamente gratuita, per soci e non, organizzata da A.L.I.Ce. di Città della Pieve con il nuovo ecodoppler portatile in versione cardiovascolare presso il Centro per le attività di Prevenzione e Consulenza di Palazzo Orca in Via Vittorio Veneto, 6 al primo piano, accesso possibile anche con ascensore.

Soddisfazione dell’Associazione per la rispondenza della cittadinanza, nell’arco della mattinata sono state eseguite 28 misurazioni di pressione con rilevazione di fibrillazione atriale, ossimetria, glicemia, colesterolo, trigliceridi dalle infermiere Silvia Cupella e Milvia Mencarelli e valutate dalla dott.ssa Antonella Paolini, e 42 ecodoppler carotidei dal dott. Basso Parente, chirurgo vascolare, coadiuvato dall’infermiera Fiorella Ceccantini. Sui 42 esaminati è stata rilevata una stenosi carotidea significativa, questo a suggellare l’importanza della prevenzione soprattutto per patologie a carico delle carotidi che non presentano sintomatologia di preavviso.

A.L.I.Ce. ringrazia chi ha risposto all’appello sottoponendosi agli screening e in particolare i medici, le infermiere e il personale di segreteria composto da Marisa Rosi, Maria Santa Piccini, Giuliano Civitelli e dal presidente Guerrino Bordi, promotore e coordinatore della manifestazione.

Anticipiamo che verranno effettuate, durante l’anno, altre giornate di prevenzione per l’aorta addominale con il dott. Basso Parenti e per il cuore con il dott. Adriano Cipriani.

Ricordiamo inoltre che sempre a Palazzo Orca è possibile effettuare screening con misurazione di pressione e rilevazione fibrillazione atriale, ossimetria, colesterolo, glicemia e trigliceridi ogni primo e terzo mercoledì di ogni mese dalle 8.30 alle 10.30, e su prenotazione accedere alla consulenza dietologica con la dietologa Rosanna Valterio.

Presso la stessa struttura è attivo, sempre da parte di A.L.I.Ce., su prenotazione e a pagamento, il servizio di supporto psicologico con la dott.ssa Daniela Ficili e quello logopedico con le dott.sse Elisa Zugarini e Giulia Fanni, e inoltre visite con effettuazione di elettrocardiogramma ed ecodoppler cardiaco, regolarmente refertate con il cardiologo dottor Adriano Cipriani, visite con utilizzo di ecodoppler vasi epiaortici per esame completo: carotide, aorta addominale e arti inferiori, sempre con refertazione da parte del dottor Basso Parente.

Per informazioni e prenotazioni contattare l’ufficio amministrativo presso la sede situata all’interno della Casa della Comunità in via Beato Giacomo Villa 1, da lunedì a venerdì dalle ore 10.00 alle ore 11.30 presentandosi personalmente o telefonando, negli stessi orari, allo 0578 297091, il servizio può essere richiesto anche scrivendo all’indirizzo di posta elettronica aliceumbriapieve@tiscali.it

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A.L.I.Ce. – sabato 27 luglio fa prevenzione a Città della Pieve

Il Presidente di A.L.I.Ce., Associazione per La Lotta all’Ictus Cerebrale, di Città della Pieve, Guerrino Bordi, comunica una nuova giornata di prevenzione con possibilità di effettuare anche l’ecodoppler carotideo, presso la nuova sede in via Vittorio Veneto, 6 – Palazzo Orca  – 1° piano.

Il 27 luglio gli infermieri volontari di A.L.I.Ce. eseguiranno le misurazioni di pressione, saturazione, glicemia, colesterolo, trigliceridi e la dott. ssa Antonella Paolini valuterà i risultati delle misurazioni, mentre il chirurgo vascolare dott. Basso Parente eseguirà l’ecodoppler carotideo.

Lo screening effettuato dalle ore 8.30 alle 11.00, sarà gratuito e non necessita di prenotazione, mentre per l’ecodoppler, sempre gratuito, essendo i posti limitati, necessita la prenotazione da effettuarsi presso la sede amministrativa, via Beato Giacomo Villa 1 presso Casa della Comunità, da lunedì 22 a giovedì 25 dalle ore 10.00 alle ore 11.30 o telefonando, negli stessi orari, allo 0578 297091.

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L’Associazione Dream More a Città della Pieve Inizio di collaborazione tra soggetti interessati all’integrazione

L’iniziativa è nata dall’invito del Cesvol Umbria di Perugia pervenuto al Gruppo Ecologista “Il Riccio” per la diffusione alle scuole umbre del video “Una rosa blu”, prodotto con la partecipazione della RAI per volere dell’Associazione Dream More di Foligno che si occupa di giovani con sindrome di Down.

“Il Riccio” non ha fatto cadere nel vuoto l’invito, sembrato subito molto interessante, che è andato a arricchire le proposte di collaborazione, per l’annualità 2023-2024, all’Istituto Comprensivo “Pietro Vannucci” di Città della Pieve, entrando a far parte della Programmazione annuale.

Collaborazione quella tra Il Gruppo Ecologista  e il “Vannucci” piuttosto intensa e consolidatasi nel corso degli  anni.

Il video è stato visto da tutte le classi della Primaria, le quarte e la quinta hanno inoltre accolto l’invito per un  incontro con l’Associazione Dream More, altre Associazioni, Enti, Cooperative locali, come proposto dal “Riccio”.

All’evento hanno partecipato oltre a “Il Riccio”, l’Associazione Terrarte che opera a Città della Pieve con le sue numerose attività  dirette all’integrazione di soggetti con svantaggio, la Cooperativa Frontiera Lavoro che gestisce il Servizio di Accompagnamento al Lavoro nei territori dell’Unione dei Comuni del Trasimeno con cui l’Associazione ecologista  “II Riccio” collabora ai laboratori di orientamento per le persone in carico al servizio, in particolare con il suo vicepresidente Riccardo Testa che è l’animatore del “Laboratorio Verde” presso la serra del “Castelluccio Palusse” a Città della Pieve, le attività sono concentrate su cura, conoscenza e utilizzo del verde del territorio locale e sulla sperimentazione di attività manuali connesse.

Erano presenti anche alcuni partecipanti ai laboratori e Roberta Rismondo, la mamma di Emanuele, che ha letto una significativa e toccante lettera sul figlio affetto da sindrome di Down, che può essere ascoltata guardando il video della diretta realizzato da Terrarte, accessibile al link https://youtu.be/owgOWcaT4iU. La visualizzazione permetterà naturalmente di seguire l’evento nella sua totalità, con spunti di riflessione sicuramente interessanti.

Durante l’incontro per attrarre l’attenzione della giovane platea sono stati proposti  due video “La rosa blu” https://www.raiplay.it/video/2021/03/la-rosa-blu-614538a6-331e-46ee-9d7d-5c104afd1865.html  e  “Il raglio dell’asino master prores” https://youtu.be/GnMANYkyA3I?si=9RSSNcQkIyq-0Q83 realizzato dal Laboratorio Terrarte, ed una presentazione multimediale da parte di Frontiera Lavoro, illustrata da tre operatori: Gaetano Fiacconi, Paola Candori e Anna Protani. 

In “la Rosa Blu” la protagonista, affetta da sindrome di Down, diventa la rosa blu tra tante rose rosse “perché le rose non sono di un solo colore, possono vestirsi di mille sfumature”. Una storia diventata un Progetto grazie a Maria Letizia Fiorelli, madre della protagonista e presidente dell’Associazione, allo scopo di promuove l’inclusione sociale e culturale delle persone con fragilità, che ha avuto il patrocinio di Regione Umbria, Fissuf dell’Università degli Studi di Perugia e Associazione Italiana Persone Down – AIPD Nazionale.

“Il raglio dell’asino master prores” è  uno spaccato  delle innumerevoli attività proposte da “Terrarte”, realtà sociale di indubbio valore, sul territorio di Città della Pieve.

L’evento è stato aperto con la lettura, da parte della docente Luisa Binaretti, del messaggio  del capo d’Istituto del “Vannucci” di Città della Pieve, Prof.ssa Caterina Marcucci” impossibilitata ad essere presente,  che ha evidenziato l’importanza della scuola nel valorizzare l’integrazione e nel riconoscere il valore arricchente  della diversità.

A seguire, Maria Letizia Fiorelli ha presentato l’attività dell’Associazione da lei fondata, soffermandosi in particolare sui principi ispiratori.

Fabio Sberna e Susanna Panek  di Terrarte hanno parlato dei numerosi progetti portati avanti nei differenti laboratori, delle soddisfazioni e dell’arricchimento personale che ne derivano. Hanno mostrato anche vari prodotti in ceramica,  frutto dell’occupazione primaria.

A presentare l’evento e legare i vari interventi Ivonne Fuschiotto del Gruppo Ecologista “Il Riccio”.

Particolare l’attenzione e l’interesse delle classi presenti alle quali sono state avanzate richieste di riflessioni e suggerimenti da inviare al Gruppo Ecologista. Le tre classi: quarta A seguita dalle maestre Romina Giovannini  e Ilaria Chiacchella, quarta B con il contributo delle insegnanti  Michela Corazza e Anna Rita Pulitano, quinta A grazie all’ausilio dei docenti Chiara Pulcinelli, Benedetta Orsini e Salvatore Izzo,   hanno  lavorato con vero impegno. I prodotti che sono pervenuti danno prova di passione, dedizione  e  coinvolgimento. I cartelloni sono in mostra alla Biblioteca  di Scienze Naturali “Franco Travaglini” – INTRA – Libri Salvati, presente all’interno del Museo di Storia Naturale e del Territorio  a Palazzo Corgna – Piano Nobile, gestito dal “Riccio” per conto dell’Amministrazione Comunale. Il Museo, a ingresso libero, è aperto tutti i fine settimana con il seguente orario: sabato ore 16,00 – 18.00, domenica ore 10.30 – 12.30  e 16,00 – 18.00.

Alla fine dell’evento, cosi come auspicato da “Il Riccio”, i vari partecipanti si sono ripromessi di continuare la  collaborazione.

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Relazione di un incontro: la gestione faunistica oggi

Dall’interessantissimo incontro con il dott. Luca Convito del  Servizio Foreste della Regione Umbria, organizzato dal Gruppo Ecologista “Il Riccio” di Città della Pieve in collaborazione con la Biblioteca Comunale “Francesco Melosio”, appuntamento apprezzato dai numerosissimi presenti, emerge chiara la possibilità di convivenza tra animali selvatici e uomini a patto che i primi vengano trattati, rispettati e gestiti come tali.

Rispettare il loro essere selvatici significa anche rispettare la loro indipendenza; la fauna nel suo ambiente è perfettamente in grado di nutrirsi senza bisogno delle nostre “briciole”.

Tra uomo e animale selvatico è bene mantenere le giuste distanze per la sicurezza e la tranquillità di entrambi. Coerentemente con i principi scientifici, l’antropizzazione degli animali va bene per i cartoni animati ma non per la gestione corrente. Sono molte più le persone assalite dai “Bambi”, erbivori, che quelle da grandi carnivori, soprattutto se attribuiamo ai selvatici gli stessi comportamenti dei domestici o addirittura quelli degli uomini. 

Quando siamo in  natura, orecchie ben aperte ai suoni e agli avvertimenti degli animali,  per esempio non correre con le cuffiette nelle orecchie, fare attenzione alla presenza di cani, soprattutto se liberi, perché possono spaventare i selvatici o diventare facile soggetto di aggressione/predazione coinvolgendo il proprietario, in questo caso bisogna evitare di frapporsi. Il soccorso della fauna ferita o in difficoltà spetta a personale competente e formato: toccare un animale selvatico in queste situazioni, anche semplicemente  accarezzarlo,  è avvertito dallo stesso come una minaccia o un atto di predazione.

Il paesaggio faunistico è l’insieme di popolamenti faunistici che caratterizzano un certo territorio, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e/o umani e delle loro interrelazioni. Nel corso del tempo il paesaggio faunistico ha subito evidenti cambiamenti dovuti in particolare ai mutamenti ambientali, come abbandono dei terreni marginali, crescita del patrimonio forestale, ritorno alle campagne con modalità diverse da quelle precedenti, sopravvivenza di quella fauna che è caratterizzata da minore visibilità e da abitudini crepuscolari ed elusive.

I cambiamenti faunistici sono legati alla crescita del numero delle specie e della consistenza delle popolazioni, all’introduzione di specie esotiche ed invasive, ma anche alle trasformazioni sociali, da agricoltori ad altro, da consumatori di fauna a “indifferenti” fino a protettori integrali/integralisti. Ci sono poi cambiamenti sanitari, come maggior conoscenza e consapevolezza dei rischi legati a epizoozie (diffusione di malattie infettive da una specie all’altra) e zoonosi (infezioni o malattie che possono essere trasmesse direttamente o indirettamente tra gli animali e l’uomo) come l’aviaria e la peste suina africana, alla tutela dei consumatori e allo sviluppo delle filiere e infine anche a cambiamenti normativi, visto che l’Italia aderisce a Convenzioni internazionali e si adegua alle Direttive comunitarie. Tutti processi che in un’ottica ecologica si intrecciano e avvengono con velocità diverse, anche in ambienti ravvicinati, facendo inceppare i meccanismi di gestione e convivenza tra uomo, che ha tempi lunghi di comprensione e adattamento, e fauna, che ha tempi brevi di adattamento e riproduzione.

Quando i terreni coltivati vengono trascurati, gli  ambienti forestali e quelli di transizione (ecotoni)  si espandono: la fauna selvatica può ben essere “letta” come un prodotto spontaneo di questi ambienti.

Per la gestione di animali selvatici negli spazi urbani in Umbria sono vigenti due protocolli di intervento autorizzati dalla Prefettura di Perugia, marzo 2021, e da quella di Terni, novembre 2022, per i Comuni delle rispettive Provincie.

In risposta, per esempio,  all’arrivo dei cinghiali in città e alla peste suina africana, si è provveduto a ridurre il numero di cinghiali prelevandone contingenti sempre più numerosi con tecniche a disposizione e per periodi più lunghi di quanto previsto per la normale attività venatoria, a controllare la loro presenza attraverso il trappolamento con gabbia quale sistema selettivo. Da segnalare purtroppo il sabotaggio delle gabbie con la liberazione degli animali catturati prima che venissero prelevati, ma anche  delle escature, come pure sono stati rilevati attacchi sui social. Viene inoltre condotta una sorveglianza sanitaria passiva della popolazione di cinghiali attraverso la segnalazione e il controllo diagnostico di tutti i cinghiali rinvenuti morti, anche per incidenti stradali, e di tutti i casi sospetti con mortalità aumentata, sintomatologia riferibile a pesti suine e altre malattie. 

Per chi volesse avere maggiori e più circostanziate informazioni sull’incontro ampiamente partecipato si rimanda alla diretta su Facebook di “Città della Pieve Viva”, per cui si ringrazia Ettore e di cui si fornisce il link:  https://www.facebook.com/share/v/JSXo1NDkJF9a37p7/

A conclusione si vuole dare comunicazione della presenza nel territorio del N.O.E.T.A.A. – Nucleo Operativo Ente Tutela Animali Ambiente, organizzazione che tutela i diritti degli animali, della natura e dell’ambiente, la cui sede Regionale e Provinciale si trova a Tavernelle,  viale della Resistenza al numero 156, di cui si fornisce con molto piacere link al profilo Facebook  https://www.facebook.com/profile.php?id=100092707203623, mail noetaaregioneumbria@libero.it, cell. 3808918632, con reperibilità h. 24, da contattare per informazioni ma soprattutto per segnalare problemi di carattere ambientale come ad esempio discariche abusive, di cui purtroppo i nostri territori sono pieni, presenza di animali randagi, di avvicinamenti anomali di animali selvatici ai centri abitati. Con il loro supporto preannunciamo che il Gruppo Ecologista pievese organizzerà, a breve, incontri informativi e formativi per la cittadinanza.

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A Città della Pieve “Alla riscoperta del territorio”, un incontro suggestivo e interessante

Il Gruppo Ecologista “Il Riccio” con il patrocinio del Comune di Città della Pieve e  in collaborazione con la  Biblioteca Comunale “Francesco Melosio”, nell’ambito dei “Venerdì della Biblioteca”, organizza, il 21 giugno  alle ore 17.00 presso la Sala delle Muse di Palazzo della Corgna a Città della Pieve, l’incontro “Alla riscoperta del territorio – Le più profonde radici del paesaggio antropico e della cultura agro-alimentare dell’Umbria occidentale… storie di popoli, culture e colture migranti!”.

Una conferenza con presentazione multimediale tenuta da Angelo Barili, naturalista e curatore delle collezioni zoologiche della Galleria di Storia Naturale del CAMS, Centro di Ateneo per i Musei Scientifici, dell’Università degli Studi di Perugia.

La particolarità delle immagini, la suggestioni delle parole, di cui Angelo è maestro, sono preludio di un pomeriggio estremamente interessante, che guida alla scoperta e riscoperta del nostro territorio e non solo, sicuramente da non perdere.

La cittadinanza è caldamente invitata a partecipare.

Alla fine della presentazione sarà possibile visitare il Museo di Storia Naturale e del Territorio, al Piano Nobile di Palazzo della Corgna,  guidati da esperti del Gruppo Ecologista “Il Riccio”.

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