You are using an insecure version of your web browser. Please update your browser!
Using an outdated browser makes your computer unsafe. For a safer, faster, more enjoyable user experience, please update your browser today or try a newer browser.
A
Città della Pieve, Palazzo della Corgna – Sala Grande, sabato 29 ottobre alle
ore 16.00, verrà presentato il libro “Gli Elefanti Fossili dell’Umbria” di
Adria Faraone, Laura e Romano Guerra.
Un
libro importante per conoscere le imponenti risorse paleontologiche del nostro
territorio e la storia più antica e affascinante dell’Umbria e non solo. Adria
Faraone e Romano Guerra intratterranno il pubblico con informazioni particolari
ed interessanti, sicuramente poco conosciute.
Si
parlerà anche del territorio pievese e di uno dei suoi famosi cittadini, il
naturalista Antonio Verri e del Museo che ospita le sue collezioni che insieme
ad altre rendono ricco ed unico il Museo di Storia Naturale e del Territorio
attiguo alla Sala Grande che ospita la presentazione del libro.
L’iniziativa
che ha ottenuto il patrocinio dei Comuni di Città della Pieve e di Piegaro è
stata organizzata dal Gruppo Ecologista “Il Riccio” di Città della Pieve, in
collaborazione con l’Associazione Pro Museo Luigi Boldrini di Pietrafitta e la
Biblioteca “Francesco Melosio” di Città della Pieve. Un incontro tra le due
Associazioni e i due Musei, quello di Storia Naturale e del Territorio di Città
della Pieve e quello Paleontologico Luigi Boldrini di Pietrafitta, ricco di
reperti fossili provenienti dal bacino di lignite presente per alcuni decenni
nella vallata sottostante, foriero di una collaborazione che si spera possa
arricchirsi nel tempo per dare sempre maggiore visibilità ai due Musei, unici
nel loro specifico non solo in Italia.
Nell’immediato
verranno organizzate due escursioni: una al lago di Pietrafitta, uno dei bacini
di estrazione dei fossili, con la visita al Museo Paleontologico, sotto la
guida di Adria Faraone; una a Città della Pieve con l’escursione all’Anello
delle Fonti Storiche e la visita al Museo Naturalistico e del Territorio, sotto
la guida di Riccardo Testa, esperto naturalista.
Adria
Faraone, paleontologa, ha lavorato per anni all’estrazione dei fossili, fianco
a fianco con Luigi Boldrini, il dipendente Enel che ha avuto l’intuizione di
comprendere la ricchezza che si nascondeva tra la lignite ed ha lottato, e non
poco, per essere ascoltato.
Romano
Guerra, bolognese ma con una predilezione per l’Umbria, compresa Città della
Pieve, studioso e ricercatore di fossili dal 1954, ha effettuato numerose
spedizioni paleontologiche in Europa, Africa, Asia ed America ed ha scritto
vari libri sull’argomento.
Un
pomeriggio sicuramente diverso, un momento di cultura particolare che
sicuramente non lascerà indifferente chi vorrà intervenire.
Notte
speciale a Monteleone d’Orvieto quella del 10 agosto durante la manifestazione
enogastronomica “Calici di Stelle”. Su invito dell’Amministrazione Comunale, il
Gruppo Ecologista “Il Riccio” ha guidato anche per la seconda
edizione, l’osservazione del cielo notturno dalla piazza del Torrione, terrazza
panoramica suggestiva in fondo al paese. Armati di binocoli, cannocchiale e un
telescopio newtoniano dallo specchio di 150 millimetri per una focale di 750,
oltre ad un puntatore laser, gli esperti del gruppo ecologista, Riccardo Testa
e Duilio Venturini, hanno potuto
apprezzare con soddisfazione le emozioni di una cinquantina di persone di tutte
le età e svariate provenienze, alla scoperta delle bellezze del cielo estivo
nella suggestiva serata di San Lorenzo.
Nella speranza,
peraltro soddisfatta, di poter esprimere il tradizionale desiderio per
l’avvistamento di una “stella cadente” dello sciame meteorico delle
Perseidi, si sono intrecciate storie mitologiche legate alle costellazioni e
osservazione della luna quasi piena e dei pianeti: Giove con le sue lune e
Saturno con il suo anello, ben visibile al telescopio. Emozione e stupore
manifestati dal pubblico presente,
soprattutto dai giovanissimi che per la prima volta potevano osservare i
dettagli dei pianeti. Sorpresa per il mito congiunto di Andromeda, Perseo,
Cassiopea, Cefeo, Pegaso, Medusa, nelle costellazioni tutte visibili dal nostro
punto di osservazione, oltre al “grande triangolo estivo” costituito
dalle stelle di prima grandezza Deneb del Cigno, Vega della Lira e Altair
dell’Aquila. Dopo il nutrimento del corpo e un buon bicchiere, appagato anche
quello dell’anima e della conoscenza, avvicinandosi ai segreti del nostro
immenso universo, fonte inesauribile di meraviglia e di doveroso rispetto.
Grande successo di pubblico al
Museo di Storia Naturale e del Territorio – Piano Nobile – Palazzo Corgna –
Città della Pieve, per l’apertura notturna del 6 e 7 agosto, nell’ambito della
Notte Verde Bianca Rossa organizzata dell’Amministrazione Comunale pievese.
Un centinaio i visitatori nelle due serate, tutti molto interessati,
attratti dalla bellezza del Museo e dalle sue numerose e particolari
collezioni, ma anche dalle attività organizzate al suo interno, per l’evento:
erbe, infusi, decotti e benefici con Riccardo Testa, osservazione di insetti al
microscopio, grazie alla disponibilità di Mario Morellini, e ancora di Duilio
Venturini e Guerrino Bordi che hanno guidato, insieme ad altri volontari, i visitatori tra le varie teche. Interesse ha destato anche l’ “Angolo dello Zafferano”
di recente realizzazione, all’interno del Museo, grazie alla efficiente
collaborazione del Consorzio “Il Croco di Pietro Perugino Zafferano di Città
della Pieve – Alberto Viganò” che ha fornito il materiale dell’allestimento
realizzato eccellentemente da Paolo
Scattoni di The Lab Chiusi Tipografia Studio Grafico. L’angolo dello
Zafferano verrà inaugurato ufficialmente
nell’ambito dell’evento “Zafferiamo” che celebra il prodotto di punta, il Croco
del Perugino, che si terrà a Città della Pieve alla fine di ottobre.
Particolarmente gradita la visita del Sindaco e la presenza del Presidente del
Consorzio dello Zafferano Alessandro Mazzuoli.
Il
Gruppo Ecologista “Il Riccio” nell’ambito della “Notte Verde Bianca Rossa”
organizzata dall’Amministrazione Comunale di Città della Pieve in
collaborazione con gli operatori economici locali e Sistema Museo, quest’anno
dedicata al made in Italy, apre in notturna il Museo di Storia Naturale e del
Territorio al Piano Nobile di Palazzo Corgna.
Sabato
6 e domenica 7 agosto dalle ore 20.00 alle 24.00 esperti e volontari del
“Riccio” avranno il piacere di accogliere tutti coloro che vorranno visitare
questo importante, interessante, ricco e originale Museo pievese.
La
visita sarà arricchita dalla presentazione in anteprima dello spazio Zafferano
all’interno del Museo, realizzato con la collaborazione del Consorzio “Il Croco di Pietro Perugino Zafferano di Città della
Pieve – Alberto Viganò”, e da interventi su tematiche scientifiche,
naturalistiche, ambientali: erbe e
decotti, insetti impollinatori, uccelli tra volo e leggende, grazie alla
presenza degli esperti Riccardo Testa, Mario Morellini, Duilio Venturini,
Guerrino Bordi.
Dopo un
sabato impegnativo per A.L.I.Ce.
pievese, il 25 giugno, con il convegno “Gestione dell’Ictus Cerebrale: la
prevenzione, la fase acuta e la riabilitazione” e la presentazione del libro
“A.L.I.Ce. Città della Pieve si racconta: 2000 – 2020”, la prima Associazione
umbra contro l’ictus ha il piacere, con
estrema soddisfazione, di ringraziare quanti hanno voluto partecipare alla
giornata, a cominciare dai relatori per passare alle istituzioni, alle altre
associazioni, ai soci, alla cittadinanza.
Di estremo interesse le attività del mattino, con le relazioni di
esperti del settore. Il neurologo Enrico Righetti, tra i fondatori di
A.L.I.Ce. Città della Pieve, chiamato a moderare ha saputo integrare gli
interventi in modo chiaro e sapiente, ha evidenziato i grandi progressi di
questi 20 anni dal personale dedicato al
supporto a pazienti e familiari. Il diabetologo Giovanni Nasini intervenuto su
“Diabete – ictus. Nuove strategie terapeutiche” ha ricordato come l’ictus sia
la terza causa di morte e la prima per invalidità permanente e quanto il
diabete faciliti la sua insorgenza.
Occorre fare attenzione a ipo e iper glicemia, oltre che alla ipertensione.
L’internista Giacomo Pucci con “Ipertensione arteriosa e patologia
cardio-vascolare. Il contributo dello studio PIUMA”, ricorda come Città della
Pieve abbia fatto scuola nel campo della ipertensione, quaranta anni fa circa,
1985-86, quando è nato il progetto PIUMA – Progetto Ipertensione Umbria
Monitoraggio Ambulatoriale. Un osservatorio epidemiologico permanente in
pazienti con ipertensione arteriosa, ricerca osservazionale, Holter pressorio,
dal nome del suo inventore nel 1957, in grado di registrare dati pressori per
24 ore, permettendo di superare così ipertensione da camice bianco, misurazione
della pressione notturna e durante l’attività lavorativa. Il Progetto fu
realizzato grazie alla lungimiranza del professor Carlo Porcellati in collaborazione con il dottor Paolo
Verdecchia e il professor Giuseppe Schillaci. Dal 1896, quando il dottor
Scipione Riva – Rocci inventò lo sfigmomanometro a mercurio, la modalità di
misurare la pressione non si è modificata, la novità è stata considerare la
pressione fenomeno variabile, per cui viene ritenuto opportuno aumentare il
numero di misurazioni e fare la media. È importante misurare la pressione a
casa ma occorre fare attenzione all’apparecchio utilizzato in quanto deve
essere assolutamente validato; purtroppo non tutto quello che si trova in
commercio è tale. L’ipertensione aumenta
enormemente il rischio di sviluppare malattie mortali, ictus e malattie
cardiache. Nel mondo è causa di 17,3
milioni di morti l’anno, quanto la popolazione di Piemonte, Lombardia e Veneto
messi insieme. Il valore della consapevolezza è quindi importante per adottare
corretti stili di vita.
Il dottor Righetti nel ringraziare il dottor Pucci ricorda anche
che all’ospedale di Città della Pieve è stata fatta altresì ricerca pionieristica
sull’incidenza ictus. La
neurologa Maria Peducci nel suo intervento “Gestione del paziente con ictus
acuto: dalla diagnosi al trattamento”, evidenzia l’importanza di una diagnosi clinica veloce e
corretta per evitare disabilità invalidanti permanenti. In fase acuta è
auspicabile il ricovero in struttura specifica, la Stroke Unit, con team
multidisciplinare in grado di gestire tutti gli aspetti e di avviare alla
riabilitazione precoce. Non nega tutta una serie di problematiche effettive a
partire dalla mancanza di strutture. Ricorda
che all’ospedale di Castiglione del Lago è presente una Stroke Unit funzionante
presso il reparto di Neurologia. Il
fisiatra Maurizio Massucci in “La riabilitazione dell’ictus oggi”, mette in
luce come la riabilitazione sia fondamentale in fase acuta e post-acuta, più è
precoce ed intensiva e più è efficace, gli approcci riabilitativi moderni come
la robotica sono vari ma vanno sempre associati alla terapia fisioterapica e
logopedica. Ribadisce l’importanza
dell’approccio multidisciplinare per la riabilitazione. Il ritorno a
casa deve essere gestito e seguito; di primaria importanza la relazione
continuativa medico-paziente-familiare-territorio. In aiuto a familiari e
caregiver stiamo lavorando, sottolinea il fisiatra, per creare piattaforme web
specifiche e personalizzate, previa valutazione del malato da parte di equipe
medica-multidisciplinare, un supporto telematico utile per la riduzione di
rischi al paziente e di stress ai familiari,
riferendosi in particolare al problema della disfagia, difficoltà di
deglutire, di ingerire. Purtroppo è da evidenziare la carenza di specialisti
nel territorio. Il dottor Righetti ricorda che in Umbria si contano 2000 nuovi
casi di ictus all’anno a cui vanno aggiunte 500 recidive. Tale numero piuttosto
rilevante non permette a tutti il ricovero in Stroke Unit e questo è un grosso
problema evidenziato da sempre al quale è difficile dare soluzione. La
logopedista Elisa Zugarini nella sua relazione “Post ictus: il ruolo chiave del
logopedista nel percorso riabilitativo”, sostiene l’importanza della
riabilitazione logopedica già in fase acuta, ribadisce la rilevanza dell’equipe
multidisciplinare sul singolo paziente per valutare l’individuo nella sua
complessità con osservazioni ad ampio raggio. Riafferma la complessità
dell’alterazione della deglutizione e le problematiche connesse. Conferma la
necessità di una valutazione clinica logopedica unitamente ad una valutazione
tecnica vera e propria. Parla dell’esigenza di
interventi mirati ad aspetti specifici sul paziente e sul contesto. Affronta poi il tema dell’afasia, l’incapacità di
esprimersi mediante la parola o la scrittura o di comprendere il significato
delle parole dette o scritte da altri dovuta ad alterazione dei centri e delle
vie nervose superiori, ed anche in questo caso raccomanda la tempestività e
l’assiduità. Il recupero delle abilità comunicative è naturalmente funzionale a
favorire la vita sociale e il miglioramento psico-fisico. Passa quindi ad
elencare alcuni suggerimenti nella relazione con la persona afasica: parlare
lentamente, dare tempo al paziente, aiutarlo e correggerlo senza sostituirsi a
lui, porre domande semplici. La psicologa Daniela Ficili con “Ictus, intervento psicologico e salute,
oltre la malattia”, inizia citando Karl
Popper e il suo “Tutta la vita è risolvere problemi” e passa poi a parlare
dell’importanza del saper gestire gli
stati di stress, di ansia anche con l’aiuto di specialisti. Riafferma la
consapevolezza come chiave per elaborare quanto accaduto e l’importanza di non
essere soli, il supporto psicologico funzionale al paziente e alla famiglia. Le
reazioni depressive ad una alterazione improvvisa quale quella causata da ictus
sono varie e vanno contenute, con il rafforzamento e potenziamento delle risorse
del paziente e della famiglia. La resilienza, la capacità di affrontare e
superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà, non è una condizione
ma un percorso, è il saper trasformare “non posso più fare” con “cosa posso
fare”, resistere alle avversità “resisto… dunque sono!”. La presidente
di ADNA – Alleanza per i Diritti delle persone Non Autosufficienti, Elena
Brugnone in “La cura del malato cronico in condizioni di non autosufficienza
irreversibile per esiti invalidanti da ictus”, esordisce presentandosi come
membro dell’Associazione Umana, che si batte per il
diritto alle cure sanitarie delle persone malate croniche non autosufficienti.
Insieme ad altre 7 associazioni, tra cui A.L.I.Ce. di Città della Pieve,
ha costituito ADNA, consapevole che unire le forze è fondamentale anche e
soprattutto per far valere i propri diritti. Conoscere può voler dire prevenire
ma anche curare. Ci stiamo battendo, afferma la Brugnone, per avere, in Umbria,
una legge chiara e funzionale per gli oltre
30.000 malati cronici non autosufficienti, curati a
domicilio da familiari o comunque a loro carico. Presenta una petizione online,
con il fondamentale supporto del Cesvol Umbria – Perugia, per chiedere il
diritto prioritario alle prestazioni sanitarie domiciliari per le persone
malate croniche non autosufficienti: https://www.change.org/dirittocuredomiciliari Chiude il suo intervento chiedendo
ad A.L.I.Ce. Città della Pieve di organizzare
un momento di incontro con la popolazione locale sul problema specifico, per
dare visibilità ulteriore all’iniziativa.
A.L.I.Ce. manifesta naturalmente il proprio interesse alla proposta.
Lo
spazio alle domande consente, grazie alla sensibilità dei relatori, di puntualizzare
ulteriormente i vari interventi.
Un ringraziamento
speciale ai relatori per la disponibilità, la chiarezza e l’importanza delle
loro relazioni.
Un ringraziamento
particolare al Sindaco di Città della Pieve, Fausto Risini, che ha presenziato
sia le attività del mattino sia quelle del pomeriggio ricordando il valore
delle Associazioni per la comunità e ringraziando i volontari per l’impegno e
l’abnegazione.
Le attività di A.L.I.Ce. sono riprese nel pomeriggio con la
presentazione, a cura di Luisa Binaretti, vicepresidente di A.L.I.Ce., del
libro “A.L.I.Ce. Città della Pieve si racconta: 2000-2020” e a seguire la
proiezione del video, sul libro e su A.L.I.Ce., realizzato da Sabrina Ferroni
con musiche di Jacopo Matera.
Vengono ricordati i
20 anni dell’Associazione, il desiderio del Presidente Guerrino Bordi di
realizzare questo libro rinviato a causa della pandemia, la ricerca delle
informazioni in registri, schede, cartelle, giornalini annuali, da parte dei
volontari del direttivo, stesura e revisioni. Si ricordano i fondatori, il
primo presidente Luciano Convito in carica fino al 2013, oggi presidente
onorario, l’avvento dell’attuale presidente, le numerose attività e iniziative
svolte a fianco di malati e loro familiari, ma anche a favore della cittadinanza
tutta, delle scuole, di altre associazioni con cui A.L.I.Ce. collabora, grazie
all’impegno dei numerosi volontari: medici, specialisti, infermieri, autisti,
personale di segreteria. Nel libro sono riportate
anche numerose testimonianze di pazienti, familiari, volontari alcuni dei
quali, in sala, sono intervenuti con un loro ricordo e dei
sindaci che dal 2000 ad oggi hanno supportato l’Associazione in maniera
costante ed efficiente, alcuni dei quali presenti
in sala. Iniziative, attività ed esperienze che volendo si possono leggere
direttamente dal libro, disponibile presso la sede di A.L.I.Ce. Città della
Pieve. È stato ricordato chi ci ha
lasciato per sempre, ultima l’infaticabile Elza Della
Lena, alla quale era stata consegnata la prima copia, in quanto già malata ed
alla quale è stato dedicato il libro.
Sono stati consegnati riconoscimenti ai volontari più longevi
nell’associazione, tra cui ad Elza alla memoria, e ai benefattori. Momenti
piacevoli ma anche commoventi in una Sala Grande piena oltre ogni più rosea
aspettativa, viste le difficoltà legate ancora al Covid e al caldo piuttosto
intenso. Un grazie a chi ha voluto onorare con la presenza ed il sostegno questa giornata speciale per
A.L.I.Ce. Città della Pieve, dopo un lungo periodo di isolamento e di
limitazioni alla vita sociale.
Infine si ringrazia
Ettore Serpico che ha permesso ai pievesi e non solo di seguire anche in
diretta le attività del pomeriggio e di avere una panoramica fotografica
dell’intera giornata.
A Città della Pieve, con A.L.I.Ce., si torna a parlare di Ictus
Il 25 giugno a
Città della Pieve, Sala Grande Palazzo Corgna, ore 9.00, A.L.I.Ce. Umbria –
Città della Pieve organizza un Convengo dal Titolo “Gestione dell’Ictus Cerebrale: la prevenzione, la fase acuta e la
riabilitazione”. Nell’arco della giornata questa patologia sarà analizza da
vari punti di vista con esperti del settore. Un modo per saperne di più sulla
cura, la riabilitazione, la prevenzione.
A moderare gli interventi il neurologo Enrico
Righetti. Dopo l’apertura dei lavori, l’augurio di benvenuto e il
ringraziamento ai relatori e al pubblico da parte del presidente di A.L.I.Ce.,
Guerrino Bordi e il saluto delle autorità, si entra nel vivo della trattazione
con: il diabetologo Giovanni Nasini “Diabete
– ictus. Nuove strategie terapeutiche”, l’internista Giacomo Pucci “Ipertensione arteriosa e patologia
cardio-vascolare. Il contributo dello studio PIUMA”, la neurologa
Maria Peducci “Gestione del paziente con ictus acuto: dalla diagnosi al
trattamento”, il fisiatra Maurizio Massucci “La riabilitazione dell’ictus oggi”, le fisioterapiste Ilenia Bardelli,
Silvia Scoscia e Sara Tarolli “Il ruolo
del caregiver nella gestione del paziente con ictus: gesto motorio e riapprendimento”,
la logopedista Elisa Zugarini “Post
ictus: il ruolo chiave del logopedista
nel percorso riabilitativo”, la psicologa Daniela Ficili “Ictus,
intervento psicologico e salute, oltre la malattia”, la presidente ADNA –
Alleanza per i Diritti delle persone Non Autosufficienti, Elena Brugnone “La
cura del malato cronico in condizioni di non autosufficienza irreversibile per
esiti invalidanti da ictus”.
L’attività riprenderà nel pomeriggio alle 16.30 con
la presentazione, a cura di Luisa
Binaretti, vicepresidente di A.L.I.Ce., del libro “A.L.I.Ce. Città della Pieve si racconta:
2000-2020” e a seguire la proiezione del video realizzato da Sabrina Ferroni
con musiche di Jacopo Matera. Momento di condivisione di ricordi,
aneddoti, impegno con l’intervento di alcuni
protagonisti di questi venti anni di attività.
È giunto al suo sesto anno il
Premio Solidarietà “Una rosa… rinascerà” voluto da Franco Pilato, un pievese
che, in carrozzella da giovane per un incidente automobilistico, ha raccontato
la sua esperienza sollecitato da Chiara Cottini, psicologa di A.L.I.Ce.,
Associazione per la Lotta all’Ictus
Cerebrale di Città della Pieve, quando fu colpito anche dall’ictus. Il suo
scritto è diventato un libro “Una rosa… rinascerà” appunto, pubblicato e
presentato, con grande successo di pubblico, nel 2016. I proventi della sua
vendita e il contributo annuale garantito da Allianz Assicurazione, dove Franco
ha lavorato per anni, sono andati all’allestimento di un’aula di primo soccorso
all’Istituto Comprensivo “Pietro Vannucci” e all’istituzione di questo premio
che, sfidando la pandemia, viene assegnato ogni anno dal 2017.
Quest’anno ai due premi
consuetudinari per alunni che si sono distinti, nel corso dell’anno, per atti
di solidarietà, se ne è aggiunto uno che coniuga il rendimento scolastico e
l’altruismo.
Il bando, gestito da A.L.I.Ce. locale, quest’anno ha messo in
palio 600 euro, 200 per ogni vincitore.
Ai premiati oltre l’assegno e
l’attestato viene consegnata una copia del
libro di Franco ed una rosa bianca.
Sabato 28 maggio, nell’aula
magna dell’Istituto “Vannucci” la premiazione alla presenza del Dirigente
Scolastico prof.ssa Caterina Marcucci, del Sindaco Fausto Risini, del
Presidente di A.L.I.Ce. Guerrino Bordi e naturalmente di Franco Pilato.
La Dirigente loda l’iniziativa
ringraziando chi ha voluto e chi ha reso possibile questo riconoscimento che
premia meritatamente gli studenti che hanno dato prova di essere spinti da sentimenti altruistici e
solidali, di essere dotati di particolare sensibilità ed empatia. Il Capo
d’Istituto dichiara la propria emozione nell’assegnare i premi e si congratula
con i ragazzi e le rispettive famiglie.
L’intervento del Sindaco
evidenzia il profondo valore umano e civile di Franco che spesso è da stimolo
alla stessa Amministrazione. Ricorda l’ultima iniziativa da lui caldeggiata, la
piantumazione, da parte del Comune, di un albero per ogni neonato, richiesta
che è in dirittura di arrivo tanto che sono già state individuate quattro aree,
una per il capoluogo e una per ciascuna delle tre frazioni. Passa poi ad
elogiare la fattiva collaborazione con la scuola, e ricorda ai ragazzi
l’importanza della solidarietà, stimolandoli ad essere da esempio.
Il Presidente di A.L.I.Ce.,
prima di procedere alla premiazione, ricorda il rapporto che lega Franco
all’Associazione, esprime gratitudine per la scuola e ringrazia i ragazzi di
cui esalta l’impegno sociale e scolastico
e si complimenta con le famiglie dei premiati.
Alla presenza di parenti,
compagni, insegnanti, rappresentanti di A.L.I.Ce. si procede alla lettura, per
ogni premiato, delle motivazioni incisive e profonde del Collegio dei Docenti,
quindi si passa alla consegna dell’assegno, dell’attestato, del libro “Una
rosa… rinascerà” e del fiore.
I premiati: Giovanni Abdo –
classe 2A scuola Primaria di Città della Pieve, Ambra Giannotti – classe 2B
scuola Secondaria di Primo Grado, Aurora Baldoni – classe 2^C scuola Secondaria
di Primo Grado, emozionati e un po’ imbarazzati per le attenzioni nei loro
confronti, ringraziano.
Una iniziativa che ha lo scopo
di riconoscere meriti e stimolare emulazione.
Al prossimo anno scolastico,
certi che l’esempio sia il miglior maestro di tutti i tempi.
A.L.I.Ce. Umbria di Città della Pieve, dopo la recente riapertura
delle consulenze gratuite mensili:
cardiologica con il dr. Adriano
Cipriani, neurologica con il dr.
Enrico Righetti, diabetologica
con il dr. Giovanni Nasini, presso la sede all’interno del Centro Salute
in via Beato Giacomo Villa 1, fa ripartire anche l’attività di screening.
Da mercoledì 11 maggio 2022, dalle ore 9.00 alle ore 10.00 sempre
presso la sede di A.L.I.Ce., riprenderanno infatti, dopo lunga e forzata
interruzione, le misurazioni
settimanali di pressione con rilevazione di fibrillazione atriale, glicemia,
colesterolo e trigliceridi.
Per questo servizio
non è necessaria la prenotazione, basta rispettare il giorno e l’orario sopra
indicati, nonché le accortezze ancora legate alla pandemia.
Per le consulenze
invece è necessario prenotarsi,
lo si può fare presentandosi presso la sede dal lunedì al venerdì dalle ore
10.00 alle 11.30 o telefonando, sempre nello stesso orario, al numero 0578
297091 oppure inviando una mail a aliceumbriapieve@tiscali.it.
La Fondazione Telethon che si occupa
della ricerca per la cura delle malattie rare, come ormai da anni, per la
Campagna di Primavera organizza una raccolta fondi tramite la vendita dei cuori
di biscotto per finanziare la ricerca.
A Città della Pieve su iniziativa dei
ragazzi del Presidio del Volontariato “Insieme si può”, operante all’interno
dell’Istituto di Istruzione Superiore “Italo Calvino”, è possibile dare il
proprio contributo.
Gli studenti vi aspettano venerdì 29 e
sabato 30, in orario scolastico, di fronte alla propria scuola in Piazza Unità d’Italia.
Altri volontari saranno presenti sabato 30 aprile in Piazza Matteotti, sempre
nella città del Perugino, e a Moiano in piazza Berlinguer.
Si ringrazia anticipatamente per il
sostegno che verrete dare alla ricerca.
L’Associazione Mongiovino – Valnestore APS con il sostegno del Cesvol Umbria sede di
Perugia, grazie al Progetto “Invito a Proporre – Formazione” al quale l’Associazione ha partecipato,
effettuerà 12 ore di formazione distribuite in due classi della Scuola Primaria
“Don Milani” di Tavernelle.
Dell’Istituto Comprensivo Panicale, Piegaro, Paciano ha infatti
aderito alla proposta il Plesso di Tavernelle con le classi 3A e 3B,
per un totale di 41 alunni.
L’esperta Cristiana Sarchioni, dell’Associazione Mongiovino
-Valnestore, lavorerà con i bambini in due momenti distinti: a Mongiovino
guiderà la visita al Santuario cinquecentesco
raccontandone la storia e l’arte e in classe condurrà un laboratorio
didattico dal titolo “Un drago per amico”.
L’iniziativa prenderà avvio il 4 aprile e terminerà il 26 dello
stesso mese.
Le due attività hanno
l’obiettivo di far conoscere ai ragazzi il patrimonio storico e artistico del
loro territorio. Il fine è sensibilizzarli affinché comprendano il valore della
tutela, della conservazione e, non ultimo, della fruizione, proponendo
un’esperienza di osservazione, ascolto e coinvolgimento attivo dei bambini. In particolare si vogliono mettere in
relazione le vicende storiche e artistiche del Santuario della Madonna di
Mongiovino, inserite in un contesto più ampio, la Valnestore, attraverso gli
elementi naturali e simbolici che lo caratterizzano.
Il laboratorio pratico, associato all’esperienza di visita,
permetterà di approfondire alcuni argomenti trattati durante il percorso.
L’Associazione che ha tra
gli scopi, oltre alla promozione del Santuario, la valorizzazione del
patrimonio storico, monumentale, culturale e ambientale del territorio, ha
l’obiettivo di far emergere e diffondere la conoscenza delle peculiarità
paesaggistiche, nonché di sensibilizzare e rafforzare il senso di appartenenza
e di consapevolezza e di migliorare la fruizione del patrimonio locale.
L’Associazione Mongiovino ha cominciato sin da subito a interagire e
collaborare con le scuole, considerando
le giovani generazioni e la loro formazione elemento portante per la
salvaguardia della Valnestore nei suoi vari ambiti.
Nell’Oratorio di Santa Maria dei Bianchi è custodito il celebre affresco del Perugino, “L’adorazione dei Magi”. Orario visite: dal giovedì alla domenica, dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 17,00.